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Il figlio di Ancelotti si sfoga ricordando periodo a Napoli

27/05/2022 08:14

Il figlio di Ancelotti si sfoga ricordando periodo a Napoli |  Sport e Vai

  «Lavoro da 10 anni con mio padre e il tema del nepotismo salta fuori quando si perde». Davide Ancelotti è il figlio di re Carlo, il re di coppe che sabato proverà a vincere un'altra Champions League nella finale tra Real Madrid e Liverpool. Ancelotti jr ricorda che in tutta la sua carriera (Bayern, Real, ecc) c'è stato solo un posto dove gli hanno fatto pesare il fatto di essere "figlio di" e dice

    «L’unica italiana dove ho lavorato: il Napoli. Ma credo sia legato al fatto che in Italia la parentela fa più rumore». A Napoli sono nati i suoi gemelli, Leo e Lucas.   «E questo mi farà ricordare ancora di più il bello dell’esperienza. A Napoli sono stato benissimo, vivevamo nella Riviera di Chiaia. Il primo anno abbiamo fatto bene, siamo arrivati secondi, ma la Juve aveva comprato Cristiano Ronaldo. Il difficile è stato quando le cose hanno cominciato ad andar male e non siamo riusciti a raddrizzarle. Mi spiace sia finita così».

Davide spiega il suo compito al Real

    «Ho il compito, con lo staff, di sfidarlo continuamente, metterlo in discussione, perché abbia sempre dei dubbi. Non siamo yes man. Poi in allenamento gli do una grande mano con l’organizzazione. Oggi si cerca di individualizzare il più possibile il lavoro: c’è l’aspetto fisico, psicologico, tattico, il gioco degli avversari. Una persona sola non può controllare tutto».

Infine una precisazione sul padre, che non è solo un gestore di campioni

    «È l’immagine che si ha di lui: l’esperto di uomini, cui tutti vogliono bene. Ma è stato un innovatore!, il primo a giocare con il famoso albero di Natale. La sua caratteristica è sapersi adattare e questo presuppone grande conoscenza: il calcio si può vincere in tante maniere, ma devi saperlo insegnare in modi diversi».

 


Tags: real madrid napoli ancelotti

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