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Hart dal City al Toro: Ho la mentalità granata, puntiamo all'Europa

16/09/2016 14:48

Hart dal City al Toro: Ho la mentalità granata, puntiamo all'Europa |  Sport e Vai

In italiano sa dire solo le parole basic per un portiere, ovvero “mia’, tua’, ‘destra’, ‘sinistra” ma Joe Hart sta studiando seriamente per la sua avventura al Torino: “Ho una buona insegnante, sto imparando anche perché è importante per comunicare con la squadra, sto studiando per questo, per essere capace di parlare con tutti”.  Scartato da Guardiola al City (“Ho trascorso 10 anni belli, spostarsi in un altro paese e parlare un’altra lingua non è facile ma è un percorso che fa parte della mia carriera. Al Manchester stavo vivendo una situazione particolare e il Torino mi ha dato un'opportunità importante di giocare come io volevo. Ci sono differenze fra le varie nazionalità e fra gli allenatori. So come allenano gli italiani, conosco Mancini e Capello ma, chiaramente, ognuno ha le sue peculiarità") il nazionale inglese è stato presentato ufficialmente oggi in granata: “Da piccolo guardavo il calcio italiano, sono cresciuto guardando la serie A, ed è una categoria che mi piace molto. Certo che conosco la storia del Grande Torino, già da prima di essere qui. Il disastro che è successo mi è ben noto. So che c’è anche la Juventus in città, ma il Torino è uno dei migliori team. La mia mentalità coincide con quella del Toro: vogliamo lavorare bene, sodo, so che devo dare molto qualità. Spingeremo tantissimo per avere la meglio delle squadre avversarie”.  La scelta di Guardiola ha stupito in patria: “Sono opinioni, io ho cercato un nuovo club e sono qui, concentrato su questo- Il ritorno al Manchester? In questo momento sono al Torino e lavorerò qui. Guardiola? Penso che siano stati sinceri con me, ho avuto la chance di scegliere una cosa diversa e ho scelto. Sono qua, e se sei accolto bene lavori bene”. Hart ha un suo idoolo: “Sono cresciuto guardando Seaman che poi è diventato un amico e mi ha dato tanti consigli. Ci sono tanti grandi portieri, a partire da quello della Nazionale, Buffon ad esempio è un esempio per tutti i ragazzi. Un buon giocatore ma non lo conosco come persona, mi dicono sia una brava persona. La qualità migliore per un portiere? Beh, parare. Io imparo ogni giorno qualcosa di nuovo, nonostante l’esperienza che ho alle spalle. Ho 29 anni, mi sento giovane e sono aperto a tutte le novità e agli insegnamenti che possono arrivare da compagni e allenatori”. Gli obiettivi del Toro sono abbastanza chiari e Hart sottolinea: "Possiamo competere per l'Europa e lavorando col supporto dei tifosi possiamo fare bene. Parlare con Mihajlovic è stato importante, cerca sempre di farmi stare bene e di farmi sentire felice. Quando ci siamo sentiti la prima volta mi ha fatto domande sulla mia mentalità e sulle mie motivazioni e io gli risposto che volevo arrivare a Torino e lavorare con lui. Sono qui per imparare e migliorare. Ho capito come si gioca in Italia, qui è importante vedere i video delle altre squadre. Prima di venire al Torino ho fatto delle ricerche e qui c'è un ottimo attacco. Mi hanno accolto bene e ho trovato una qualità al top. Lavorando bene e combinando le mie qualità con quelle dei compagni potremo andare avanti bene".

Stefano Grandi


Tags: torino city guardiola hart

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