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Guerra fredda Mertens-Spalletti, tensione nel Napoli e bufera social

01/05/2022 08:43

Guerra fredda Mertens-Spalletti, tensione nel Napoli e bufera social |  Sport e Vai

La contestazione nel giorno del 6-1 al Sassuolo che rispedisce il Napoli in Champions League dopo due anni di purgatorio è la cartolina del paradosso che parte dal Vesuvio. Napoli è furiosa col Napoli e glielo fa sapere a chiare lettere nella giornata della goleada. Fischi, cori e striscioni ostili contro De Laurentiis e i giocatori dopo ogni gol in uno scenario surreale al Maradona ma la tensione non c'è solo tra il popolo napoletano e la squadra del cuore. Stanno emergendo tensioni latenti anche all'interno del gruppo e il botta e risposta a distanza con Mertens è paradigmatico.

Il belga ieri a Dazn ha sfogato a caldo tutta la sua rabbia: "Tutta la squadra è delusa perchè in 9 anni che sono qua è l'anno in cui si resta più delusi, abbiamo fatto anche 91 punti ma quest'anno le altre non erano più forti di noi, Juve, Roma, Atalanta stanno tutte dietro di noi, abbiamo sognato ma abbiamo sbagliato tutti. Anche noi volevamo vincere ma dobbiamo stare insieme nei momenti belli e in quelli brutti. Speriamo di prendere giocatori forti l'anno prossimo per riprovarci e lo dico anche se io non dovessi esserci. Ho visto le altre squadre: gli altri anni la Juve era troppo forte, era fortissima ma quest'anno non ce n'erano più forti di noi"

 

Quando hanno riportato queste parole a Spalletti il tecnico azzurro si è un po' risentito e ha risposto così: "Che fossimo più forti degli altri lo abbiamo fatto vedere in determinati momenti ma in altri momenti no. Il campo ha detto che erano più forti di noi, altrimenti è bene che dica chi è stato insufficiente. Sennò deve dare la colpa a qualcuno poi" Da mesi il belga è la pietra dello scandalo per Spalletti. La gente gli contesta da sempre di averlo utilizzato troppo poco. Lui si è preso sempre le responsabilità ("se volete un colpevole del suo scarso minutaggio ce lo avete davanti") ma risponde sempre rizzelato quando gli si fa notare che anche col Sassuolo schierare Mertens assieme a Osimhen non ha alterato gli equilibri di squadra. "Abbiamo avuto qualche imbarcata all'inizio, ci ha salvati Di Lorenzo con delle diagonali che fa solo lui. Lui è il top in quel ruolo lì, se non ci mette lo zampino il campione può cambiare la gara". Come dire: avevo ragione io, si può anche rischiare molto con Mertens trequartista.

In realtà Spalletti non ce l'ha con Mertens. Lo stima molto e avrebbe voluto farlo giocare più spesso ma non con questa rosa dove mancano giocatori di peso, incontristi da battaglia. Mertens può giocare solo come numero 10 ormai (o come vice-Osimhen) ma sempre se dietro c'è un combattente come Anguissa al top della condizione. E sentire che sta trattando Mertens come in passato Totti e Icardi è una ferita enorme per il tecnico azzurro. Così come Mertens - che però ieri nell'esultanza dopo il gol ha abbracciato tutti in panchina tranne l'allenatore - non vede in Spalletti un nemico anche se non si spiega perchè non sia stato utilizzato più frequentemente.

 

Nel dualismo si inseriscono anche i tifosi che commentano sui social: "Sono convinto di una cosa, che Mertens non firmerà con Spalletti in panchina e che Spalletti non sarà sulla panchina del Napoli a giugno. Dopo le parole di oggi si è capito che tra i due ci sono dei problemi quindi o l’uno o l’altro e io dico per sempre Mertens". C'è chi non ci crede: "Spalletti disse in conferenza che ha detto al presidente di confermare Mertens e che lo considera un grande calciatore. Lo scontro Mertens-Spalletti è un'invenzione dei giornalisti" ma la maggioranza ha capito che qualcosa non va tra i due: "Lui resta con queste dichiarzioni e sono felice. Spalletti a questo punto non lo so ( siamo i più forti sono deluso è un chiaro attacco all'allenatore)".

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Tags: napoli spalletti mertens

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