Gli arbitri spiegheranno decisioni, bufera social

Nel 2004 l'esperimento fu provato dai due designatori, Bergamo e Pairetto, che ogni settimana tenevano una rubrica fissa sulla Gazzetta dello sport per spiegare le decisioni degli arbitri in relazione alle gare di serie A, rilevando errori e meriti dei fischietti. Di lì a poco sarebbe scoppiata Calciopoli e la rubrica andò in cavalleria assieme ai due designatori e ai tanti arbitri coinvolti nello scandalo ma l'idea di spiegare a giocatori, allenatori, addetti ai lavori e tifosi le scelte di un arbitro è rimasta. E potrebbe presto prendere corpo. Lo rivela La Repubblica scrivendo che gli arbitri sono pronti a prendere la parola per commentare in maniera didattica, attraverso un portale dedicato, due o tre episodi a settimana.

L'Aia sta lavorando a un portale per spiegare decisioni arbitri

Tutto nasce dalle violente polemiche dopo Roma-Sassuolo, con Pedro e Fonseca espulsi, un rigore negato alla Roma e un'espulsione non data contro un giocatore del Sassuolo. Già Rocchi stamattina ha fatto capire che l'idea di far parlare gli arbitri in sala stampa è suggestiva ma presenta qualche rischio. La soluzione dunque è la tecnologia: l’Aia sta già lavorando per avere un portale che le permetta di interagire col pubblico. No a domande e risposte e niente confronto.

I tifosi replicano sui social

Fioccano i commenti su twitter: " Inter Juventus 97 assist di Zamorano e Ganz porta in vantaggio l'Inter. Collina annulla il gol va verso la panchina dell'Inter a spiegare ad Hodgson il perché. Al termine Collina si presenta alle telecamere per spiegare l'accaduto.Non capisco perché non possa diventare una regola" o anche: " Ma cosa pensi che vogliano spiegare. In 10 anni quante volte avremo sentito dire “lì ha sbagliato”. 5? Su quante effettive, 200? Sarà l’ennesima farsa. Devono aprire il microfono in campo", oppure: " Si trasformerà nella solita cloaca fatta di insulti dei vari tifosi che non sentiranno nessuna delle ragioni delle decisioni degli arbitri. In Italia questo tipo di esperimenti non potrà mai avere un minimo di costruttività".