19/09/2021 13:11
In quella città ha allenato, sia pur per poco, e Giuseppe Giannini mette in guardia la Roma dalla trasferta di Verona. L'ex capitano giallorosso parla al sito ufficiale giallorosso e dice
Ho avuto modo di riscontrare che è un ambiente un po’ ostile ai romanisti. Nei miei riguardi all’inizio contò un po’ questo aspetto. Per dire, durante la preparazione i tifosi mettevano l’inno della Lazio sulle tribune per farmi un dispetto. Goliardia che nel calcio ci può stare.
Poi elogi a Mourinho
“Non mi aspettavo un impatto così. È riuscito subito a entrare nella testa dei giocatori. È la sua dote più importante da allenatore. È un personaggio carismatico. Dalla prima conferenza stampa si è rivelato subito un punto di riferimento. Dopo Totti e De Rossi, avere un punto di riferimento come lui è importante e fa piacere ai tifosi. La gente si identifica nei suoi atteggiamenti, nelle sue cose. È un trascinatore. Figura perfetta per una piazza come quella di Roma”.
Infine sul paragone con Lorenzo Pellegrini ammette
È un accostamento che si legge sempre più spesso. Non è giusto fare paragoni, come ha detto lo stesso Mourinho nella prima conferenza stampa. Diciamo che sicuramente ci accomuna il modo di giocare. All’inizio anche io, come lui, svariavo molto e facevo la mezzala agendo lungo tutto il fronte, senza dare grossi punti di riferimento. È giusto che sia lui il capitano. La fascia ti matura e ti responsabilizza. Da quando è stato designato leader, sta trovando una sua dimensione importante all’interno del gruppo. Tutti gli riconoscono di essere un punto di riferimento. Lo cercano. In campo e fuori. Come succedeva a me, da capitano della Roma