Gavillucci attacca Nicchi: “Alla faccia della democrazia”

Il clima in seno all’Aia non sembra essere dei più sereni. A testimoniarlo le parole dell’ex arbitro Claudio Gavillucci a Radio Punto Nuovo nel quale ha parlato della sua situazione e dei suoi contrasti con il presidente Marcello Nicchi con riferimento al contratto come consulente Var: “Il regolamento dell’Aia è chiarissimo: il presidente non può avere come introito principale qualcosa che deriva dal suo incarico. Non mi pare di aver letto nessuna smentito ed è che questo contratto non sia pubblico. Spero che la Procura Federale abbia aperto un fascicolo e stia indagando, se fosse così Nicchi dovrebbe dimettersi. Ha sempre dichiarato di non percepire nessun introito. Se fosse vero, si capirebbe meglio perché sta là da 123 anni senza aver creato alternanza al vertici, e si capirebbe perché vuole ricandidarsi per altri 4 anni. Chi si candiderà contro di lui avrà soltanto un mese di tempo per conoscere i suoi elettori, forse meno a causa di vacanze e sezioni chiuse. Uno schifo, alla accia della democrazia e della par condicio. Il suo erede? Ho sentito le voci su Alfredo Trentalange e sarebbe un’occasione da non farsi sfuggire, ha grandi doti umane e tecniche”.