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Gattuso tradito dalla sua stessa intuizione

02/11/2020 12:44

Gattuso tradito dalla sua stessa intuizione |  Sport e Vai

Non è solo la sconfitta col Sassuolo, che interrompe una striscia vincente in campionato al netto dello 0-3 a tavolino con la Juve, a far male per Gattuso. Il tecnico del Napoli non ha cercato alibi nel Var o nel presunto rigore su Osimhen nel giudicare la prestazione dei suoi ma è rimasto doppiamente amareggiato per una cosa in particolare: si è sentito tradito da quella sua stessa intuizione che gli aveva permesso di risolvere tante situazioni intricate in passato. Gattuso è stato il primo e forse unico allenatore ad aver capito l'importanza dei cinque cambi e soprattutto come potevano essere valorizzati. Le sostituzioni in genere sono sempre state considerate dei rattoppi da fare in corsa, delle risorse se si fa male un titolare o una maniera di ovviare a qualche falla che si notava durante la gara.

Ringhio ha cambiato la maniera di utilizzare i cambi e non solo con il turnover che sta praticando con solerzia, visti i tanti impegni ravvicinati tra campionato e coppe. Non è solo la filosofia del "sono tutti titolari" ad ispirare le sue mosse, bensì l'idea - spesso vincente - che oggi le partite vanno giocate (e preparate) in 16 e non in 11. Se in passato il primo a cambiare il modo di utilizzare i cambi fu Marcello Lippi che prima alla Juve e poi in Nazionale iniziò a concepire le partite come eventi da giocare in 14, ipotizzando già in anticipo contromosse da realizzare a match in corso a prescindere dal risultato, Gattuso ha esteso il concetto. Molti cambi nella sua testa sono decisi già alla vigilia della partita, con 2-3 opzioni e varianti possibili a seconda di come si sviluppa la partita.

Questo concetto, unito alla certezza - da lui stesso esplicitata - di avere una rosa ampia e qualificata e di avere un centro sportivo ottimale con uno staff che gli consente di sapere sempre chi è più in forma, ha ispirato tutte le sue recenti scelte. Col Sassuolo però il castello è parzialmente crollato: nessuno aveva previsto la giornata no di Mertens, le prove opache di Di Lorenzo e Fabian, la frenesia improduttiva di Osimhen. E stavolta neanche i cambi hanno sortito i felici effetti sperati che tante volte avevano tolto le castagne dal fuoco.


Tags: napoli gattuso sostituzioni

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