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Gattuso: Difesa a 3, grinta e spirito di appartenenza nel mio Milan

28/11/2017 14:33

Gattuso: Difesa a 3, grinta e spirito di appartenenza nel mio Milan |  Sport e Vai

"E' un grande giorno per me, sento una grande responsabilità e mi aspetta un duro lavoro. Questa è una squadra giovane, con tanti Nazionali. C'è consapevolezza che si può e si deve far bene". Inizia così l'avventura di Gennaro Gattuso sulla panchina del Milan. Sono tanti gli spunti offerti in conferenza stampa, dal mercato alle novità di formazione. Da calciatore ha sempre mostrato tenacia e cattiveria agonistica, che cercherà di trasmettere agli attuali calciatori rossoneri: "Mi sembra riduttivo parlare di Rino Gattuso calciatore - ha proseguito Ringhio in sala stampa - di sicuro se gioco a calcetto con mio figlio voglio vincere, quindi quella grinta mi è rimasta. Ma fare l'allenatore ha tante sfaccettature. Io ho studiato per fare questo mestiere, e c'è sempre da imparare dai colleghi più bravi. Le emozioni sono le stesse di quando giocavo. Entrare a Milanello è come andare in Paradiso. Allenare il Milan è un privilegio per me".

Sulle possibili novità di formazione chiarisce: "Giocheremo con la difesa a tre. Ho un ottimo rapporto con Montella, ma abbiamo concetti di gioco differenti. A lui piace il palleggio, anche a me non dispiace, ma poi serve verticalizzare. Kessiè? Lui è molto più forte ed esplosivo di me. Segna di più, e un po' mi assomiglia per caratteristiche. Adesso conta l'atteggiamento e la voglia di riscatto. Non guardiamo la classifica. Io vivo alla giornata, e adesso ci aspetta la gara col Benevento che deve essere giocata come una finale Mondiale". Uno dei mali di questo Milan è l'attacco: "La mia storia dice che le mie squadre segnano pochissimo, però subiscono altrettanto poco. Ci lavoriamo, e ho in mente alcune cose, ma ripeto, credo sia un problema generale, non solo dell'attacco. Ho visto la partita col Torino, e il Milan ha creato diverse occasioni da gol. Troveremo la chiave di volta". Sul rapporto con la vecchia e la nuova proprietà: "Yonghong Li non parla inglese, e abbiamo deciso con il dottor Fassone di trovare un interprete per sentirci un po'; con Berlusconi mi sono già sentito. Ho un ottimo rapporto e non è la prima telefonata che mi fa. E' uno dei presidenti più vincenti della storia del calcio e ogni suo consiglio lo ascolto attentamente. Abbiamo anche parlato dei due attaccati: per adesso sono sicuri i 3 difesa e i 4 di centrocampo, poi vediamo in avanti che succede".

In tanti parlano di Gattuso traghettatore, per poi convincere un big come Conte o Ancelotti a partire dalla prossima stagione. Gattuso non sembra essere dello stesso avviso: "Io sono un protagonista. Perchè fasciarmi la testa, prima ancora di rompermela. Sono in uno dei più grandi club al mondo e voglio giocarmi le mie chance. Ho sempre ricevuto critiche nella mia carriera, ma la mia fortuna me la sono guadagnata. Dicevano che ero uno scarpone, da allenatore ho ricevuto critiche. Non mi danno fastidio questi giudizi, ma credo di avere le qualità per fare l'allenatore". Infine una battuta su alcuni singoli: "Il capitano è Bonucci e rimane Bonucci. Andrè Silva, Kalinic e Cutrone partono sullo stesso piano. Di Cutrone mi piace quel veleno che ha addosso, che mi piacerebbe vederlo su tutti gli altri. Andrè Silva è un giocatore che se lo metti sul mercato, lo comprano domani mattina. E' forte, fa i tagli giusti, ma vorrei vederlo più predisposto al gioco di squadra. Mi incuriosisce molto Suso. Dicono che può giocare solo in un ruolo, ma voglio verificarlo. Voglio vedere anche Kessiè forte con gli inserimenti, perchè lo scorso anno era devastante".


Tags: allenatore milan gattuso presentazione

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