22/02/2021 09:30
In campo ha fatto di tutto: ha urlato, si è sgolato, ha contestato le decisioni dell'arbitro Di Bello prima sul rigore negato alla sua Atalanta e poi per l'espulsione comminatagli ma Gian Piero Gasperini è stato una furia anche negli spogliatoi, dopo il 4-2 al Napoli. Il tecnico dell'Atalanta ha parlato di parecchi errori arbitrali in partita e tutti ai danni della sua squadra. Aveva ragione Gasperini a protestare? Secondo Graziano Cesari qualche motivo ce l'ha.
A Pressing su Italia1 l'ex arbitro genovese si sofferma sul rigore non concesso all'Atalanta e dice
"Gasperini è stato espulso perché al 17’ del primo tempo chiedeva un rigore, anzi urlava che c’era un rigore. Vediamo: Pessina entra in area di rigore del Napoli, si destreggia bene, poi cade dopo un contatto con Mario Rui. Ironico il sorriso di Pessina; il ginocchio di Rui prende il ginocchio sinistro di Pessina, era rigore. E' l'episodio che ha fatto infuriare Gasperini: se l’arbitro non vede questo episodio però il Var deve intervenire, è un chiaro errore dell’arbitro Di Bello. Si vede Gasperini che non ci sta, ritiene che sia un torto e urla: Non posso dire che è rigore? L’ho visto io a 70 metri, non l’hai visto tu?. Probabile che abbia visto la scivolata di Di Lorenzo e non il fallo di Mario Rui. Queste immagini sono però quelle viste dal Var, che deve intervenire. E’ un soccorso necessario a un collega che nella dinamica dell’azione non riesce a cogliere il momento della scorrettezza, devi premere il pulsante e dire: guarda, vieni a vedere".