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Galliani: Presi Desailly senza dirlo a Berlusconi, me la fece pagare

17/06/2022 11:40

Galliani: Presi Desailly senza dirlo a Berlusconi, me la fece pagare |  Sport e Vai

Ormai - e non da oggi - sono quasi una coppia di fatto. Adriano Galliani e Silvio Berlusconi lavorano insieme da lustri, sognano e si arrabbiano all'unisono. Il dg del Monza racconta il rapporto col Cavaliere in un'intervista al Corriere della Sera, ricorda che quando si conobbero e lui gli chiese di occuparsi delle sue nascenti tv private:

  "Pagò un miliardo delle vecchie lire per il 50% della mia azienda: la cifra non l’ho mai rivelata a nessuno. Aggiunsi, però, visto che ero comproprietario della squadra: “Io sono disponibile a lavorare giorno e notte per costruire le reti, ma devo poter seguire il Monza in casa e in trasferta”. Berlusconi mi guardò stralunato».

Spostandosi sul calcio, Galliani prova a rispondere al perché della cessione del Milan:

«Questa è una domanda che va posta a Silvio Berlusconi. Io sono l’oggetto e non il soggetto. Io sono un uomo di sport e metto tutte le mie capacità al servizio di questo obiettivo. Ma le decisioni di comprare e vendere il Milan, come quella di acquistare il Monza, sono esclusivamente del presidente».

Tra gli episodi del passato, Galliani racconta anche di quando fece arrabbiare Berlusconi:

«Mi ricordo di quando Franco Tatò era amministratore delegato di Fininvest. Il gruppo era piuttosto indebitato e, prima della quotazione in Borsa, mise un grosso freno: tutti gli investimenti dovevano essere preventivamente approvati da lui. Mandò una lettera per dire: stop. Io quella sera comprai Marcel Desailly, 10 miliardi di lire, all’insaputa di tutti. Stetti nascosto per un po’ di giorni, perché avevo fatto l’operazione senza avvertire il presidente. Ma Boban si fece male e fu l’unico anno in cui vincemmo Campionato e Coppa dei Campioni». Berlusconi “restituì” l’arrabbiatura mettendo la figlia Barbara a capo del Milan: «Mi dimisi. Potevo andare in Cina. Berlusconi mi chiamò la sera ad Arcore e io gli dissi che un Milan a due teste era ingestibile. “Troverò una soluzione”, mediò».


Tags: GALLIANI monza berlusconi

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