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Flop protocollo, ci sono due punti chiave per salvare la serie A

25/11/2020 11:16

 Flop protocollo, ci sono due punti chiave per salvare la serie A |  Sport e Vai

Calciatori positivi per l'Uefa e negativi per il campionato, Asl che autorizzano a partire squadre con focolai in corso e ne trattengono altre con appena due casi, mancato coordinamento, bolle che scoppiano: con il riacutizzarsi dell'emergenza Covid nel paese sono emerse in tutta la loro evidenza le lacune di un protocollo pensato d'estate per una situazione di emergenza - chiudere lo scorso campionato - e che soprattutto non prevedeva interruzioni per le finestre delle nazionali e delle coppe. 

Protocollo da aggiornare

Secondo la Gazzetta dello Sport, c'è un piano della Federazione Medico-Sportiva per salvare la serie A. Così, infatti, non si può più continuare: il futuro del campionato è a rischio. Ecco le principali raccomandazioni dei medici alla Lega per il prosieguo della stagione:

"Laboratorio unico, bolla in ritiro per una settimana, tamponi prepartita più a ridosso della gara, Authority di riferimento attiva 24 ore su 24 all’interno della Lega, richiesta al ministero della Salute di individuare una 'figura di riferimento' che coordini e indirizzi le Asl per evitare difformità".

Le novità per salvare la A 

Due, in particolare, i punti chiave:

"Il laboratorio unico e la bolla. C’è una svolta verso il modello antidoping con una centralizzazione di tutti i passaggi: prelievo, trasporto, analisi, conservazione. Questo per arrivare a definire gli standard univoci che dovranno cercare almeno due geni "specifici" (e qui ci sarà il solito dilemma sul gene "N" sulla cui "specificità" la comunità scientifica continua a dividersi). Il positivo, comunque, sarà positivo anche se "rilevato debolmente", indipendentemente dalla carica virale. Spetta alla Lega individuare l’azienda che assicurerà tutti i servizi. 

Il nodo delle Asl

La posizione delle Asl sarebbe ridefinita:

"L’obbligo di avvertire la Asl sarebbe sempre in capo al club. Anche per avere il via libera alla quarantena soft che scatta in caso di positività. E che tornerebbe alla sua versione originaria, quella del tutti in ritiro. In una struttura unica o, sempre concordando con la Asl, in due (per chi ha il centro sportivo troppo piccolo). Solo dal settimo giorno, e dopo l’esito di un tampone molecolare, sarebbe possibile proseguire la quarantena a casa".

Tamponi il giorno prima della gara

Clamoroso ritorno al passato, infine, anche per quel che concerne i tamponi pre partita:

"Si torna anche qui alla tabella di marcia iniziale. Al test molecolare pre partita (da 48 ore prima della gara al giorno precedente, salvo che per le partite disputate in Sardegna e per quella delle 12.30) si aggiunge quello dopo 3-4 giorni. Per le squadre che giocano in Champions o in Europa League, si prenderà in considerazione anche il test Uefa senza ripetere l’esame. Cambia (o cambierebbe) anche l’utilizzo dei test antigenici rapidi. Che non sarebbero usati "in alternativa", ma in forma aggiuntiva in particolari circostanze. Per esempio, quando si torna dalle Nazionali o al rientro dalle vacanze di Natale". 


Tags: serie a lega COVID-19

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