21/08/2017 09:45
«Se pensiamo che Mario Rui e Ounas, i due acquisti dell'estate, non sono andati neanche in panchina contro il Nizza vuol dire che forse Sarri non li ritiene ancora pronti». Intervistato da Il Mattino l'ex difensore di Napoli e Juventus, Ciro Ferrara, si dice scettico sul mercato degli azzurri, applaude quello dei bianconeri ma conferma che anche per lui sarà una lotta Napoli-Juventus per lo scudetto: «È chiaro che sarà una lotta tra due squadre che hanno fatto già vedere di essere in forma». L'handicap di un mercato asfittico è bilanciato solo in parte dall'avere uno zoccolo duro forte: «Non si è rafforzato perché non ha preso dei titolari, ma parte da certezze e una solidità ben precisa, c'è un vantaggio rispetto a tutte le altre, perché i giocatori già conoscono a memoria tempi e movimenti. È altrettanto vero che non c'è stata campagna acquisti per migliorarsi ancora. In questo momento i nuovi acquisti non li abbiamo mai visti né valutati, il discorso numerico è importante per competere sui tre fronti». Di diversa stoffa le mosse della Juventus: «Hanno preso giocatori già pronti. La campagna acquisti delle altre squadre, non solo quella della Juventus, è stata ricca di giocatori importanti e questa sarà sicuramente una discriminante ai fini dei risultati che ci saranno in questo campionato. Dico che migliorare il Napoli non era assolutamente facile, ma se avesse preso Douglas Costa o Matuidi la musica sarebbe certamente cambiata». E' la differenza di gestione della rosa tra Juve e Napoli a poter decidere le cose: «Le grandi squadre sono tali perché portano via punti in momenti non ottimali della stagione e la gestione delle gare è sempre stato il punto debole del Napoli. Capiteranno partite in cui la squadra non sarà al meglio della condizione e portare comunque a casa punti sarà fondamentale per stare a lottare fino alla fine. Si tratta di un percorso di crescita importante e sarà quello che farà la differenza- Per stare a certi livelli devi avere a disposizione tanti giocatori in grado di entrare a partita in corso e poter dare un contributo importante. Sarà impegnativo giocare 60 partite e se non hai i giusti ricambi diventa dura». L'ultima riflessione è sulla staffetta Milik-Mertens: «I due non hanno non le stesse caratteristiche, e il gioco del Napoli deve svilupparsi diversamente: in maniera meno rapida per valorizzare le qualità del polacco. Credo che sarà più un problema di Milik perché Mertens ha fatto vedere di meritare la maglia da titolare».
Stefano Grandi