12/01/2017 13:36
Pubblicando l'ottava relazione comparativa sulle licenze per club l'UEFA ha dimostrato che l'applicazione del fair play finanziario non ha solo raddrizzato la barca delle finanze europee, ma ha anche offerto un quadro di crescita, investimento e redditività senza precedenti, creando una posizione finanziaria più stabile e sostenibile per le squadre dei massimi campionati d’Europa. Questi i punti principali:
• I profitti operativi totali sono aumentati a 1,5 miliardi di euro negli ultimi due anni, rispetto alle perdite di 700 milioni nei due anni immediatamente precedenti all’introduzione del fair play finanziario.
• Dall’introduzione a pieno regime del fair play finanziario, le perdite totali sono scese dell’81%, passando da 1,7 miliardi di euro nel 2011 a poco più di 300 milioni nel 2015.
• L’indebitamento netto in percentuale sui ricavi è sceso dal 65% del 2009 al 40% del 2015.
• Le entrate a livello di club sono aumentate per 20 anni consecutivi. Oggi raggiungono quasi 17 miliardi di euro per le squadre dei massimi campionati europei.
• Dall’introduzione del fair play finanziario, c’è stata una netta diminuzione del numero di squadre europee in perdita. In particolare sono stati frenati i maggiori eccessi: i club con una perdita di oltre 45 milioni di euro in un solo anno sono diminuiti molto, da 11 nel 2011 a quattro nell'anno finanziario 2015.
• Il calcio europeo beneficia di investimenti mai visti prima: dal 2014 al 2017 sono stati terminati 58 nuovi stadi, rispetto ai 23 del quadriennio precedente.
• Dall’introduzione del pareggio di bilancio auspicato dal fair play finanziario (2011-2015), 1,3 miliardi di euro sono stati aggiunti ai bilanci alla voce “immobili”.
• Negli ultimi sei anni, le prime 15 squadre europee hanno aumentato le sponsorizzazioni e gli utili commerciali di 1,51 milioni di euro (+148%), rispetto ai 453 milioni delle altre 700 squadre di massima divisione (+17%).