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Ex presidente Sarri, che bordate: In alto grazie ad amici potenti

29/02/2020 10:20

Ex presidente Sarri, che bordate: In alto grazie ad amici potenti |  Sport e Vai

Li ha avuti entrambi come allenatori e li ha licenziati entrambi. E' il singolare record del presidente dell'Arezzo Piero Mancini che 13 anni fa esonerò sia Sarri che Conte. Intervistato da Il Giornale oggi dice_ «Presi Conte per il suo curriculum di calciatore. Mi costò centotrentamila euro. Era un maniaco del lavoro, era un vincente, difficile limitarlo,anzi impossibile. Lo licenziai perché lo spogliatoio entrò in ebollizione, in rivolta contro i suoi metodi di lavoro, l'ossessione continua, mai una parola di conforto. Del resto, Conte o lo ascolti e ubbidisci o è meglio scappar via. Non potendo cambiare la squadra decisi di cambiare l'allenatore. Conte non ti fa i complimenti nemmeno quando vinci, è tutto dovuto, anzi ripeteva che non si esce dal campo da vincenti ma si deve entrare in campo da vincenti. Esaspera qualunque dettaglio. Non riesce a mediare, non sa essere morbido o diplomatico. Esigente ai massimi. E questo, a volte, può costare. Sarri me lo consigliò Pieroni, non veniva dal grande calcio, era alle prime esperienze. Fece anche bene ma io continuavo ad avere in testa Conte». Perché licenziò Sarri? «Aveva ottenuto buoni risultati, battemmo in coppa Italia il Milan, che avrebbe vinto la Champions. Poi la squadra si disunì, lui andava avanti a testa bassa, sempre sospettoso di tutto, di tutti .Scaramantico? Mai visto, in vita mia, uno più superstizioso di lui. Spargeva il sale nello spogliatoio e in campo, indossava la maglietta nera sui pantaloni o pantaloncini neri. E anche le mutande dovevano avere quel colore. E fumava, fumava, non so quanto. Non avrei mai immaginato che, con quei due, con quelle due teste di calcio, saremmo finiti in serie C, retrocessi per un punto dopo la penalizzazione di -6. Ma questo è il football, incredibile ma vero. Di certo avrei anche potuto immaginare una carriera importante per Conte, mentre credo che Sarri abbia avuto buoni amici che gli abbiano permesso di arrivare a questi livelli». Che cosa vuol dire? «La mia massima è: siamo tutti intelligenti, chi più, chi meno ma se non hai gli amici giusti non arrivi dove vuoi arrivare». Sarri ha amici importanti? «Penso proprio di sì». Sul big match dice : «Vincerà l'Inter, sta meglio, prima o poi deve fare tre punti negli scontri diretti. Conte sta aspettando questa partita, è decisiva e poi la Juventus non sta bene, la sconfitta di Lione ha lasciato il segno, conosco Sarri, sta vivendo nervosamente, lui crede molto nel destino. Se si ricorderanno di me e riceverò una telefonata dal vincitore? Lo escludo, mai una chiamata da Sarri in quattordici anni. Ho incontrato Conte su un aereo, l'anno scorso, un paio di battute, tutto qui».


Tags: conte arezzo sarri

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