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Eriksen: Ho capito dove sbagliavo, su Conte ho una speranza

07/05/2021 08:44

Eriksen: Ho capito dove sbagliavo, su Conte ho una speranza |  Sport e Vai

La gioia per lo scudetto, le difficoltà vissute al suo approdo in Italia, i problemi con Conte ora superati. Christian Eriksen vuota il sacco nel corso di una lunga e interessante intervista alla Gazzetta dello Sport. Eccone gli stralci principali.

Eriksen e lo scudetto

Si comincia dalla gioia per lo scudetto vinto:

"Prima di arrivare all’Inter, era stato difficile vincere. E adesso, invece, vivo forse il momento migliore della mia carriera. Rivincita personale? Non ho rivincite da prendere contro nessuno. Io gioco soltanto a calcio: a volte va bene e altre male. Poi questo sport cambia velocemente, praticamente ogni settimana. Sei mesi fa vivevo una certa situazione, ma ora abbiamo vinto un trofeo e posso solo dire di essere molto felice di stare all’Inter".

Eriksen e il ciclo vincente Inter

Potrebbe essere solo l'inizio:

"Questo scudetto è un buon punto di partenza... Ora possiamo continuare e costruire un ciclo. Conte? È importantissimo per tutti, anche per il modo in cui giochiamo. Seguiamo alla lettera le sue indicazioni e in campo si vede. Siamo tutti felici di aver vinto con lui. Ma la sua permanenza non è una mia decisione: dipende da lui e dal club. Il vero segreto del successo è stata la squadra stessa. Tutti abbiamo contribuito in modo diverso a un obiettivo comune. È dura per tutti giocare contro di noi, questa stagione è stata una grande performance di squadra".

Eriksen e la metaformosi

Quindi sulla trasformazione nel rapporto con l'allenatore e nel rendimento in campo:

"Io sono arrivato con la mente aperta per imparare. Quello che non ho capito all’inizio è che dovevo seguire sempre il sistema di Conte. Che dovevo eseguire e ricordare tutte le giocate che lui aveva preparato per la squadra. In precedenza, ero più abituato all’intuito, ero libero di prendere decisioni in un secondo in base a quello che vedevo. Invece col mister c’è sempre un piano generale da seguire. Bisogna essere preparati, sapere sempre dove sono i compagni e dove possono spostarsi. Ho dovuto imparare tutto questo, adattarmi a un ritmo diverso, poi a gennaio ci siamo parlati e ho iniziato a giocare di più e a dimostrare che ero capace. Le sostituzioni in autunno? Ne ho parlato con l’allenatore e so che lui prende le decisioni migliori per la squadra in quel momento. Se mi faceva giocare così poco è perché, evidentemente, pensava che gli potessi essere utile in quei minuti. Non c’era niente di personale. È chiaro poi che avrei voluto giocare di più, ma ho sempre rispettato le sue decisioni. Sapevo che sarebbe arrivata l’occasione e che l’avrei dovuta sfruttare. E così è stato".


Tags: inter conte Christian Eriksen

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