Era da ripetere il rigore di Insigne? La risposta di Marelli

Episodio singolare dopo 20' della ripresa di Napoli-Genoa, sul punteggio di 1-0 per gli azzurri grazie al gol nel primo tempo di Osimhen. L'arbitro Fabbri ha fischiato un rigore per un presunto mani in area genoana. Dal dischetto va Insigne, che vuole salutare con un gol la folla napoletana nel giorno dell'addio ma il suo tiro colpisce il palo. Riprende Di Lorenzo che segna, ma in sospetto fuorigioco. Interviene il Var e si pensa all'annullamento della rete ma Fabbri decreta la ripetizione del rigore per la presenza entro l'area - al momento del tiro di Insigne dagli undici metri - non solo di Di  Lorenzo (perchè in questo caso sarebbe stata punizione per il Genoa) ma anche di qualche giocatore del Genoa.

Non è d'accordo sulla decisione di Fabbri il moviolista di Dazn, Luca Marelli. Intervenendo a caldo l'ex arbitro comasco dice: "Si fa fatica a capire il  motivo della ripetizione, dalle immagini che abbiamo non vedo nessun giocatore con la parte del corpo in area".

Durante il recupero del primo tempo di Napoli-Genoa l'arbitro aveva fischiato un altro rigore per il Napoli per un altro fallo di mano in area, ma subito dopo pochi secondi ci ha ripensato annullando la sua decisione. Secondo quanto svelato dal moviolista di DAZN, Luca Marelli, è stato Osimhen a confessare di aver toccato con mano la palla e quindi il fischietto ha subito annullato la sua decisione. Come evidenzia Marelli, resta il grande gesto dell'attaccante nigeriano, che in una fase concitata del match, ha avuto la lucidità di aiutare l'arbitro.