"Sì, Juve-Verona, ottavi di Coppa Campioni 1985-86 a porte chiuse: atmosfera stranissima. Poi successe di tutto e, quando entrarono i carabinieri nel nostro spogliatoio, Bagnoli disse: “Se cercate i ladri, sono dall’altra parte...”".
25/03/2021 10:58
Lo chiamavano il bisonte, perché quando scattava ingobbito verso la porta erano guai per tutti: Preben Elkjaer (scelse il cognome della madre, anziché quello del padre Larsen) vinse lo scudetto storico dell'85 col Verona e brillò con la nazionale danese, oggi è commentatore tv in patria e alla Gazzetta parla del suo connazionale Eriksen dicendosi meravigliato che non sia stato capito per così tanto tempo.
Un anno è troppo per un giocatore di questo livello, ma sono fiero di lui: ha saputo soffrire, non si è arreso e ora è tornato al suo top. Pensavamo a una sua cessione, ma l’Inter fa bene a costruire attorno lui. Dico la verità: non è che mi piaccia tanto come gioca l’Inter. Troppo difensiva, fisica: le grandi devono andare all’attacco. A Eriksen in questo contesto cosa puoi chiedere? Non è uno che va in battaglia, deve dare respiro come fa adesso. Ora spero che segni di più e che in futuro sia la sua Inter che le altre big italiane tornino protagoniste in Champions: l’Europa non può fare a meno di voi".
Poi, parlando di partite senza tifosi, un ricordo ancora amaro che lo vide protagonista
"Sì, Juve-Verona, ottavi di Coppa Campioni 1985-86 a porte chiuse: atmosfera stranissima. Poi successe di tutto e, quando entrarono i carabinieri nel nostro spogliatoio, Bagnoli disse: “Se cercate i ladri, sono dall’altra parte...”".