Ds Torino: Ecco come è andata per Niang e su Belotti rivelo che...

Il Milan è il suo passato ormai ma prima che Niang potesse dire sì al Torino ce n'è voluta. Una trattativa complessa che il ds granata Petrachi ha svelato a Toirno Channel: “E’ stata un po’ una telenovela, col Milan non è stato facile. Il Milan aveva provato a prendere Belotti con un’offerta non congrua, che non rispettava il valore del giocatore. Io ho voluto separare i discorsi quando loro ci proponevano dei giocatori, e parlare solo di Niang, senza metter in mezzo Belotti, perchè non volevamo darlo. Sembrava che non lo volessero vendere, ha fatto quella partita in Europa League benissimo e lo tolsero dal mercato. E’ stata una situazione che non è dipesa totalmente da noi. Il presidente mi aveva dato l’ok per Niang già prima dell’ultimo giorno, ne ho poi parlato con Raiola e si era parlato anche col Milan. L’ultimo giorno si è deciso solo il fattore legato bonus, perché le cifre già erano più o meno prefissate e noi avevamo intenzione di investire quella cifra per il giocatore. Poi ci fu anche la Samp che aveva fatto un’offerta, ma Niang ha declinato. Lui ha detto ‘O vado al Toro o rimango al Milan, voglio decidere io dove andare’. Il rapporto con Sinisa ha fatto la differenza, perché il ragazzo sa che col mister può trovare quella forma e quell’intraprendenza che aveva nel Milan per fare vedere il suo potenziale al meglio”.Sul caso Belotti, poi, Petrachi puntualizza: “Oltre alle plusvalenze, stiamo cercando di fare un Toro sempre più forte, Poi certo siamo costretti a volte a cedere. Ma se avessimo voluto portare a casa i 50-60 milioni di Belotti avremmo potuto farlo. Non l’abbiamo fatto prima di tutto perché non vale quelle cifre, ma anche perché vogliamo che Belotti possa arrivare ad essere pagato per quello che vale. E se il ragazzo vorrà confrontarsi con squadre che fanno la Champions, in futuro, allora lì non è che saremo obbligato a cederlo, ma comunque ci saranno le condizioni per parlare di qualcosa di concreto. Mi piace pensare a tutti i detrattori, che hanno scritto e detto che sarebbe stato venduto, che era tutto programmato e che alla fine sarebbe finita così. Abbiamo dimostrato in silenzio e con coerenza che si voleva trattenere Belotti e non solo”.

Stefano Grandi