Diritti tv: club di A si affidano ad algoritmo per ponderare ascolti Dazn

Chissà se si staranno mangiando le mani per aver consegnato la trasmissione delle partite del calcio italiano a Dazn, un "affare" costato la perdita di 70milioni di spettatori e del 36% dello share rispetto all'anno prima. Più probabilmente, i presidenti della Lega Serie A staranno facendo finta di niente, come al solito. Anzi, stanno già pensando a come spartirsi le briciole del banchetto. Oggi in Assemblea si discuterà a proposito dell'algoritmo chiamato in causa nella ripartizione dell'8% dei diritti Tv. A fare il punto della situazione ci pensa il Sole 24 Ore:

“Sarà con ogni probabilità oggi, con l’assemblea di Lega Serie A, che saranno decisi gli introiti per i club come da ripartizione dell’8% dei diritti Tv dettata dalla gerarchia degli ascolti medi, certificati da Auditel, di ciascuna squadra. Per far questo l’associazione dei club è ricorsa a un algoritmo da applicare agli ascolti, per la definizione del quale ha scelto di dare un incarico allo Studio Frasi, studio di consulenza fra i più qualificati nelle analisi delle audience Tv. I presidenti dovranno scegliere se affidarsi a un algoritmo con 4 variabili (doppia piattaforma di trasmissione; partite in parallelo con altre; giorno della gara; slot orario) o con due (senza considerare giorno e slot). Tutto questo per ponderare gli ascolti del primo anno del triennio affidato a Dazn, in partnership con Tim ancora oggetto di negoziazione – e che prevede l’esclusiva della app Dazn su Timvision come set top box – a poco più di due mesi dall’inizio del nuovo campionato. L’algoritmo varrà anche per i prossimi due anni in cui la misurazione dovrà essere affidata a un Jic, come previsto da Agcom, che dovrà quantificare la total audience: tv ma anche altri device”.