19/06/2022 14:43
La partita era bloccata sul pareggio. Quel Napoli arrancava, giocava male, soffriva, ma contro il Chievo bisognava vincere a ogni costo per continuare a inseguire la Juventus. Con Sarri in panchina la squadra azzurra negli ultimi mesi boccheggiava (del resto giocavano sempre gli stessi) ma si reggeva sulla forza dei nervi e sulla classe dei giocatori. A decidere quel match col Chievo fu però una riserva, uno di quelli che non giocava mai o quasi, ovvero Diawara. Il centrocampista ricorda il periodo in azzurro in un'intervista a As e dice
"Maurizio Sarri è un matto, ma un insegnante di calcio. Nei primi allenamenti mi faceva male la testa, la palla andava troppo veloce. Maradona? E' stato un vero e proprio privilegio, ho conosciuto il Dio del calcio, come si dice a Napoli. Ricordo che negli spogliatoi del Bernabéu ci ha dato un'energia incredibile. Non è un caso che siamo scesi in campo così bene e siamo riusciti a segnare lo 0-1 con Insigne, contro il Real Madrid".
Su quel gol al Chievo nel 2018 allo scadere ricorda:
"E' stato un calcio d'angolo. Normalmente, stavo fuori dall'area, ma ho sentito qualcosa e sono entrato. Milik ha pettinato l'angolo e ho segnato. Ho iniziato a correre per festeggiare e non sapevo nemmeno dove andare. Quel gol ci ha avvicinato allo scudetto nonostante i novantuno punti, spero che il Napoli possa riuscirci in futuro".