Di Lorenzo racconta l'emozione Champions, il retroscena con Insigne e Koulibaly

Giovanni Di Lorenzo è pronto a vivere la sua prima notte di Champions da capitano del Napoli. Al Maradona arriva il Liverpool e il terzino della nazionale non vede l'ora:

"Tornare a giocare la Champions dopo due anni è importante per me, la squadra, i tifosi. Affronteremo questa partita con voglia, determinazione, spinti anche dal nostro pubblico. Il Liverpool è una grande squadra, proveremo a metterlo in difficoltà.  Pochi giorni per prepararla, ma siamo tutti vogliosi di dimostrare che possiamo giocare la Champions. Non dovremo avere timore e non dovremo essere rinunciatari, squadre così forti lo percepiscono e sono in grado di schiacciarti anche emotivamente. Kvara? Appena firmato con noi gli ho scritto un messaggio di benvenuto, gli ho detto che lo aspettavamo in squadra. Adesso è un po' sotto gli occhi di tutti, è partito molto bene e spero si ripeta col Liverpool. Festeggiamenti speciali con lui? A dire il vero sono solito esultare allo stesso modo con tutti".

Di Lorenzo crede nell'impresa: 

"Certo che si può fare, saremo undici come loro, il resto lo dirà il campo. Con le nostre qualità, il nostro entusiasmo potremo metterli in difficoltà. Loro hanno grandissime individualità e dovremo essere molto attenti, dagli attaccanti al portiere. Il Liverpool gioca molto in verticale, servirà molta concentrazione. Quando abbiamo la palla dobbiamo avere il coraggio di provare le nostre giocate e di mettere in campo le nostre qualità, come abbiamo fatto contro la Lazio. Obiettivi? Passare il girone affrontando per partita, non sarà facile perché ci sono grandi squadre, club storici e grandi tifoserie. Ci godremo ogni singola partita. La Champions è una competizione che il Napoli dovrebbe giocare sempre, fa molto piacere tornare a farlo con lo stadio pieno".

Infine un retroscena sugli ex leader dello spogliatoio azzurro:

"Anche Insigne e Koulibaly si sono complimentati con me, rimane il rapporto di amicizia, ogni tanto ci sentiamo e ci scriviamo. Non ho preparato discorsi, si vive l'atmosfera dello spogliatoio e se avrò qualcosa da dire lo farò. Ho a che fare con un grande gruppo, siamo tutti pronti".