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Di Francesco: Sarri si è evoluto, prima giocava col 4-3-1-2

09/10/2017 12:31

Di Francesco: Sarri si è evoluto, prima giocava col 4-3-1-2 |  Sport e Vai

Sabato si troveranno di fronte da avversari: Eusebio Di Francesco conosce bene Sarri e lo stima, ma parlando a Firenze al Festival del calcio, sottolinea un aspetto del tecnico del Napoli: “Ricordo la partita con la Roma dell'anno scorso, ai punti il Napoli ha meritato la vittoria ma nel finale la Roma poteva fare 3 gol. Con il Sassuolo pareggiai al San Paolo. C’è stata poi un’evoluzione di Sarri, che ha trasmesso la sua idea di gioco. Quando perse con me giocava con un altro modulo, il 4-3-1-2, ora la forza del suo Napoli è la capacità di lavorare sugli esterni. Io però cerco di lavorare però prima sulla mia squadra, per non far realizzare il suo sistema di gioco”. La partita dell'Olimpico è già nei suoi pensieri, il Napoli l'ha studiato in lungo e in largo: “Magari non è uno spareggio per la lotta scudetto, ma è una partita fondamentale. Ogni partita, piccola o grande che sia, la facciamo diventare importante, questa avrà un gusto particolare. La squadra da battere resta la Juve. Roma e Napoli sono quelle che si sono avvicinate di più, la Roma ha cambiato di più, in primis l’allenatore, ma non vuol dire che siamo meno competitivi, siamo qui per crescere. Ci dispiace non aver giocato contro la Samp, a livello psicologico un po’ pesa e a lungo andare può pesare”. Di Francesco poi svela come ha scelto la Roma: “Avevo alcune opportunità ma è stata una scelta di sentimento. Roma mi ha dato tanto, ci sono molto legato. Questo è uno stimolo in più. Quando scelsi la Roma da calciatore è stata la stessa cosa perché io potevo andare in altre grandi squadre italiane, anche più blasonate, ma io ho scelto per la persona che più mi ha voluto, Franco Sensi. Io a novembre avevo già un accordo con la Roma. Mi lego tanto alle persone. Sarei potuto andare da altre parti ma non è scattata la scintilla. Il tempo è fondamentale per trasmettere un’idea di gioco. Per far crescere un’azienda ci vogliono anni, figuriamoci una squadra di calcio. Ricordiamoci di Sarri e delle difficoltà da lui avute inizialmente, va dato merito a chi lo aspettato. Siamo partiti con un ritiro e una tounrée in cui ci siamo allenati poco, abbiamo sfidato PSG, Tottenham e Juve senza perderne nemmeno una…”.

Stefano Grandi


Tags: napoli di francesco sarri

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