Di Biagio cacci il coraggio: spazio a Cutrone, Cristante, Verdi e alla nuova linea

Neanche la bella figura c'è stata: cosa resta della sconfitta con l'Argentina a un'Italia che deve metabolizzare la delusione mondiale e provare a ripartire e ricostruire? Sfugge il senso della formazione mandata in campo da Di Biagio in Inghilterra nel test contro Higuain e company: far giocare lo zoccolo duro di quella Nazionale che aveva fallito nello spareggio con la Svezia ed era stata costretta a dire addio ai Mondiali in Russia non ha molto senso. Il discorso non riguarda solo Buffon, che pure è stato tra i migliori, ma anche Immobile, Parolo, Bonucci. Il ct pro-tempore dovrebbe sapere che il suo futuro e la speranza di poter essere confermato sulla panchina dell'Italia non passa e non sarebbe passato in nessun caso da un pari con l'Argentina. E' legato solo alle risposte positive o negative che arriveranno dai vari Conte, Ancelotti, Mancini. Tutti i tecnici che la Figc – come hanno confermato i vertici – sta corteggiando per portare un allenatore di spicco (“cerchiamo i migliori”) come futuro ct. A che pro dunque non osare lanciando i volti nuovi? Se per gente come Verratti, De Sciglio, Insigne la carta d'identità consente di poter pensare al primo vero obiettivo ufficiale, gli Europei del 2020, vale la pena provare quelli che scalpitano alle spalle. Ovvero Donnarumma, Cutrone, Cristante, Gagliardini, Spinazzola, Verdi, Zappacosta. Con minutaggio importante. Martedì c'è l'Inghilterra, se un senso possono avere queste amichevoli al di là di far da sparring partner a chi in Russia ci andrà, è quello di pesare l'Italia che sarà. Anche a costo di perdere contro gli inglesi.