Deve giocare, l'Inter dà in prestito il baby-fenomeno al Verona

Non vuol correre il rischio di vederlo fuggir via come Gnonto, che lasciò l'Inter per giocare ed è diventato più di una promessa con la maglia del Lugano: il club nerazzurro crede nelle potenzialità di Frankito Carboni, baby-talento della Primavera già aggregato al gruppo della prima squadra, ma sa che non potrebbe dargli troppo spazio. Così ha deciso di darlo in prestito per consentirgli di crescere. Trovato l'accordo col Verona dopo che già nei giorni scorsi c'era stato un summit  di un’ora in sede all’Inter con l’agente Beppe Riso e il ds Marroccu. Le parti si sono riviste ieri per fare i documenti e chiudere la pratica con tanto di conferme sia dell’agente che del Verona.

Frankito Carboni - come il fratello Valentin, altra promessa del vivaio nerazzurro - è figlio dell'ex Catania Ezequiel detto "Kely" - centrocampista e pilastro delle squadra di Mihajlovic e Simeone - entrambi hanno iniziato la carriera proprio nel club etneo prima che fallisse e che venissero presi entrambi dalle giovanili dell'Inter. Nato a Buenos Aires ma con passaporto italiano, Franco Carboni si è fatto apprezzare subito nella Primavera nerazzurra di Cristian Chivu. Cresciuto attaccante nelle giovanili del Lanús (la città di Maradona, club di cui è tifoso e con il quale ha vinto due campionati giovanili), il giovane Franco si è imposto da terzino sinistro, capace di correre su tutta la fascia, di pennellare cross al bacio e di sapere anche segnare. Un esterno alla Perisic. Prima di essere convocato dall'Argentina del ct Scaloni Carboni ha svolto la trafila nelle giovanili dell'Italia, giocando con la Nazionale Under 18 di Daniele Franceschini contro l'Austria, andando a segno: nella seconda parte dell'estate 2021 prende parte al ritiro della formazione allenata da Simone Inzaghi. Ora è pronto a mettersi in evidenza con l'Hellas.