De Sciglio a tutto campo: dalla rottura con Montella al rapporto con Allegri

Matteo De Sciglio si racconta senza nascondere nulla. L’esterno che ha appena rinnovato il suo contratto con la Juventus è stato il protagonista di una lunga intervista con Cronache di Spogliatoio nel corso della quale ha parlato del suo rapporto con Montella al Milan, dei fischi ricevuti, ma anche del suo legame con Massimiliano Allegri.

Sulla rottura con Montella ai tempi del Milan che poi porterà al suo addio il terzino rivela la sua verità.

Alzo la testa e credo che sulla lavagnetta c’è il mio numero. Non ho molto tempo per realizzare perché in quel preciso istante 70mila persone iniziano a fischiare. Sono stato dato in pasto ai leoni. Quella è stata l’inizio della fine. La situazione era già compromessa, ma in quel preciso istante l’acqua ha traboccato dal vaso ed è diventata benzina sul fuoco. All’uscita i tifosi hanno accerchiato la mia macchina cominciando ad insultarmi. A quel punto non ci ho visto più. Sono sceso ed ho fatto l’errore di reagire. Non sono riuscito a tenermi dentro tutte le emozioni negative che vivevo. Ho sbagliato ma avevo visto i miei genitori tirati in mezzo a questa storia.

De Sciglio parla anche del suo rapporto con Massimiliano Allegri provando a fare chiarezza.

Voglio dire una cosa: non sono il suo figliolo. Il nostro è uno dei rapporti allenatore-giocatore più iconici degli ultimi anni ma lui non mi ha mai favorito. Certo c’è un legame speciale. A lui piace dare dei nomignoli quando vuole colpirmi mi chiama “Mangia e dormi”. Dice che io mi alleno, mangio e dormo. Il suo pragmatismo spesso viene visto come un difetto. La gente si è messa in testa che tutte le grandi devono giocare bene. Non voglio prendere le difese di Allegri ma credo che viviamo una contraddizione. In Italia si guarda il risultato però si parla del bel gioco. E tante volte, le due cose non vanno di pari passo.