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De Laurentiis show: tutto su Napoli, Maradona e Super Lega

15/06/2021 13:48

De Laurentiis show: tutto su Napoli, Maradona e Super Lega |  Sport e Vai

Aurelio De Laurentiis mattatore al Passepartout Festival, kermesse dedicata al cinema in corso in questi giorni ad Asti. Il presidente del Napoli ha parlato del suo rapporto con la città, con la squadra azzurra, ma non solo. Ha parlato anche di Maradona (pronta una serie su di lui e il Napoli) e della questione Super Lega. Ecco alcuni passaggi salienti del suo scoppiettante intervento (tra le altre cose, ha invitato a "unificare finalmente l'Italia, riconoscendo Napoli come capitale"), riportati sul sito Il Napolista. 

Napoli, senti De Laurentiis

Si parte dal suo rapporto con Napoli e con le minacce ricevute:

"C’è un grande industriale napoletano che si chiama Aponte, ha Msc. È un uomo che spende un miliardo e mezzo a nave solo per crociere e altri per le navi da trasporto, per i container. Vive e opera a Ginevra. Come mai non a Napoli? Eppure a Napoli ha tutta la flotta dei collegamenti con le isole. Io ho la scorta quando vado alla partita, ma quando sono a Napoli da solo mi rifiuto di avere la scorta, perché mi sento un uomo libero anche se qualcuno mi scrive ti uccidiamo, sei una merda perché magari l’ho fatto arrestare. Loro sanno che con me il compromesso non esisterà mai perché quando vado a dormire spengo la luce e non mi devo portare dietro i problemi, infatti mi addormento subito. Se muoio domani, non ho problemi di coscienza da portarmi dietro".

Quindi su Maradona:

"Maradona è stato unico e irripetibile. La fortuna e la sfortuna è che lo hanno avuto i napoletani. I napoletani non hanno capito che con un calcio malato e viziato dalle istituzioni non si può sempre vincere lo scudetto. Maradona gli ha portato due scudetti perché era un angelo del paradiso e della morte messo insieme. Faremo una serie tv in tre stagioni sulla storia del Napoli, la prima dal 1984 al 2001, dove c’è Maradona. La stessa operazione fatta sulla pallacanestro (The last dance), con interviste a chi ha giocato in quel Napoli, ci saranno 150 calciatori intervistati e la storia del Napoli, con le partite e ciò che ci è stato dietro, in dieci puntate. Poi la storia del Napoli dal 1924, prima della sua nascita, con la storia del ciuccio, fino al 1984. Questa sarà la seconda stagione. La terza stagione saranno i 17 anni della mia presidenza".

Infine, De Laurentiis e la Super Lega:

"Sono riuscito a smascherare Blatter quando stava alla Fifa, Platini quando era alla Uefa. Adesso non sono riuscito ancora a dedicarmi a fondo al ripianamento totale del calcio a livello mondiale. La Superlega è figlia del fatto che le organizzazioni del calcio, le istituzioni, pensano di fare loro gli istituzionalisti con i soldi nostri, con i nostri investimenti. Che interesse ha un Real Madrid, una Juve, un Napoli a fare la Champions indebitandosi per poter fatturare 70-80-90-100 milioni in più se se ne sono spesi 200-300? Non quadra. Io faccio parte dell’Eca, ho sempre detto ad Agnelli che stava sbagliando con la Superlega perché loro volevano diventare gli attori principali del sistema, ma invece democraticamente bisogna lasciare la porta aperta a tutti. Dobbiamo stabilire un’altra competizione togliendola alla Uefa, tenendo la Uefa come segretariato generale, dando noi alla Uefa un x% sulle revenues e non facendoci pagare noi dalla Uefa. Io adesso ho 18 calciatori del Napoli in giro per campionati europei: se qualcuno si rompe e non mi torna sano per sei mesi, chi mi ripiana quei 100 o 50 milioni? La Uefa? No, e io perché ho dovuto prestare il mio calciatore? Per prendere degli spiccioli? Tu fatturi 3 miliardi e mezzo in 15 giorni? Allora ti devi sedere a tavolino e dobbiamo rivedere la situazione. Agnelli, Perez e gli altri hanno sbagliato ma non a dichiarare che il calcio è diventato fallimentare per colpa delle istituzioni. Gravina, persona rispettabilissima, ha annunciato grandi cambiamenti, ma come mai sono due anni e mezzo che sta lì e non ha fatto abolire la legge 91 che è di 40 anni fa? Perché non ha fatto abolire la legge Bossi-Fini sulla libera circolazione degli extracomunitari che costerebbero di meno e agevolerebbero le squadre meno importanti, che è del 2001? Perché non ha dato un calcio alla legge Melandri? Il calcio cambia, va modificato di anno in anno, è questo che non si vuol capire. Loro rispondono da istituzionalisti. Le loro risposte sono sempre sì, no, va bene vediamo, ci pensiamo".


Tags: napoli aurelio de laurentiis maradona

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