04/03/2022 11:04
Tony Damascelli non crede che il progetto Superlega, tirato nuovamente fuori ieri da Andrea Agnelli, andrà a buon fine. Anzi, il presidente della Juventus, per l'editorialista de Il Giornale, col rilancio di un torneo già scartato da club, tifosi e - tra un po' - dai tribunali, rischia di perdere anche la faccia. Scrive Damascelli:
"Una partita persa. Però giocata ancora in modo cocciuto, con tempi e comunicazione sbagliati alla partenza. Andrea Agnelli resta prigioniero di un sogno, si è travestito da frontman di un trio che lo ha mandato avanti, come in certe gag antiche, offrendolo alle facili critiche, alcune scadute nell’insulto personale. La Superleague è finita ancor prima di incominciare ma il presidente della Juventus insiste, resiste, non volendone prendere coscienza, respingendo i consigli di chi gli ha suggerito di desistere, di comprendere che le emergenze contemporanee prevedono priorità superiori a quelle di un nuovo torneo calcistico”.
Non è finita:
“Quella di Agnelli è un'ossessione capricciosa, volersi sostituire al potere dell’Uefa non per rispondere a criteri di equità sportiva ma per aumentare sensibilmente gli introiti, vista la contabilità sofferta della stessa Juventus e di altri club”.