Dalla Cina nuovo stop agli investimenti: mercato bloccato per Inter e Milan

Dall'ultimo congresso del Partito Comunista è arrivato un altro freno, l'ennesimo, alle spese folli nel calcio dei gruppi d'investimento cinese. Il presidente Xi Inping è stato categorico: "Le prospettive sono luminose ma restano sfide impegnative. Stop agli investimenti illogici”. Tradotto: basta spese senza ritorni, sia per quel che riguarda i campioni portati a peso d'oro nella Super League cinese - emblematico il caso di Tevez, rispedito al mittente dopo un solo anno dopo averlo pagato 50 milioni per 12 mesi quasi di vacanza - sia per quel che riguarda le acquisizioni di club all'estero. Il veto presidenziale ha subito posto un freno all'asta tra Guanghzou e Bejing per Aubameyang (valutato 70 milioni), ma preoccupa seriamente i tifosi di Milan e Inter. Il mercato bloccato di questi giorni potrebbe essere solo l'antipasto delle prossime sessioni, con i due club di Milano costretti a navigare a vista tra prestiti e acquisti rateizzati, vista l'impossibilità per i propri vertici di mettere le mani al portafogli. Anche Infront, la società svizzera che si occupa della vendita dei diritti tv della Lega Calcio, è in acque agitate. Dalian Wanda, il colosso cinese che la controlla dal 2015, è a rischio default.