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Da Marelli retroscena su designazioni arbitri prime giornate

24/07/2021 16:28

Da Marelli retroscena su designazioni arbitri prime giornate |  Sport e Vai

Cosa dobbiamo aspettarci per la prossima stagione arbitrale? Prova a spiegarlo Luca Marelli. L'ex arbitro comasco in un suo articolo su fischiettomania anticipa che nelle prime due giornate di serie A ("è molto probabile che vedremo all’opera pochissimi internazionali - forse ne scenderà in campo uno in Roma-Fiorentina alla prima giornata - e tantissimi giovani") e si sofferma sulla sala Var centralizzata


E’ certamente la grande novità della stagione: il lavoro è immenso: designazioni, logistica (dovranno essere spostate decine di persone ogni settimana, spesso anche durante i giorni festivi per Coppa Italia e turni infrasettimanali), analisi di ogni singola partita estesa a sei soggetti (arbitro, assistenti, quarto ufficiale, VAR ed AVAR), coordinamento della sala VAR, presenza in loco di almeno un organo tecnico per il weekend, studio degli episodi principali. Insomma, un gigantesco carico di responsabilità che necessiterebbe di almeno tre elementi in più rispetto a quelli nominati.



Proprio sul Var si giocherà la credibilità il neo designatore Rocchi

Ovviamente la sala VAR unica faciliterà e non poco uno dei temi più complessi: la coerenza di intervento. La possibilità di trovarsi tutti nel medesimo luogo consentirà un confronto immediato tra arbitri, VAR PRO ed organi tecnici. Non è certo un caso che sia in Russia (Mondiali del 2018) che nei recenti Europei non abbiamo assistito ad utilizzi del VAR estemporanei. E’ molto probabile che gli interventi del VAR saranno in linea con l’Europeo appena concluso: episodi oggettivi (fuorigioco, posizione del pallone e dei contatti) e rarissime review per episodi eclatanti, cioè su fattispecie che non ammettono alcuna discussione. Ovviamente le polemiche ci saranno sempre ma è fondamentale che ci sia una linea netta tracciata fin dalle primissime giornate e seguita con coerenza fino alla fine, evitando i cambi in corsa. In sintesi: il calcio deve rimanere un gioco arbitrato in campo e non dai monitor, si deve riuscire a far comprendere che tutto ciò che è interpretativo rimarrà nel giudizio soggettivo ed insindacabile dell’arbitro centrale.


Tags: rocchi arbitri var

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