Da Conti a Junior e Vialli, il Napoli che sognava Maradona

Di campioni ne ha avuti tanti come compagni, ma mai troppi. Se nell'Argentina Diego Maradona era circondato soprattutto da comprimari - al Mondiale '86 in Messico dopo di lui i migliori erano Valdano e  Burruchaga, buoni giocatori ma non fenomeni - nel Napoli il Pibe ha avuto in squadra leader come Bagni e Giordano, fuoriclasse come Careca e ottimi giocatori da De Napoli a Crippa, da Alemao a Carnevale, da Ferrara giovane a Francini. Diego era unico, ovvio, ma probabilmente non è mai stato costruito attorno a lui un Napoli di fenomeni, non sempre per colpa di Ferlaino che ha provato spesso ad accontentarlo. E sì che lui più di una volta ha avanzato richieste e si è messo anche personalmente al telefono per provare a convincere giocatori di altri club.

La squadra ideale di Maradona

Nel suo Napoli Maradona avrebbe voluto tanti campioni assoluti. Il primo era Bruno Conti. Tante volte l'ex ala destra della Roma ha raccontato di lunghe telefonate, confessando di essere stato sul punto di dirgli di sì prima di rimanere per sempre in giallorosso. Poi Maradona aveva una venerazione per Junior, che pure ha provato a convincere a venire in azzurro. Dall'Inter avrebbe preso Zenga ma anche Matthaeus e Berti, dal Real Madrid il talentuoso Michel, dalla Sampdoria Luca Vialli e Vierchowod. In panchina il suo preferito era Sacchi, che gli disse di no. Per amor di...patria, Diego avrebbe voluto con sè anche tanti argentini: da Burruchaga a Barbas fino al fratello Hugo. Tra coloro che dissero di essere stati chiamati da Maradona per giocare in azzurro anche Iachini e Maiellaro. Questo il Napoli dei sogni di Maradona

Zenga; Ferrara, Vierchowod, Renica, Junior; Conti, Matthaeus,  Bagni; Vialli, Maradona, Careca. A disp. Galli, Berti, Burruchaga, Michel, Iachini, Francini, De Napoli, Alemao, Carnevale, Giordano. All. Sacchi