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Da Albertini frecciata ironica al Milan

27/04/2020 15:47

Da Albertini frecciata ironica al Milan |  Sport e Vai

"A mo' di battuta, parlando di attualità, potrei fare un paragone tra il Milan attuale e la conferenza di Conte di ieri sera, in cui non si capisce bene cosa si possa fare. La situazione al Milan mi sembra criptica". Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, ha parlato nel corso di una lunga diretta su Instagram insieme a Carlo Pellegatti non negando le sue preoccupazioni per i rossoneri: " Mi auguro che presto ne esca il Milan, c'è qualcosa anche lì che forse va combattuto, anche se non so quale e come non essendo dentro. A parte le battute, ci vuole un progetto sportivo, perchè ogni anno si riparte da zero. Sembra che non ci sia una linea con un progetto condiviso". Per Albertini il primo punto è la conferma di Ibrahimovic: "Io lo dico, secondo me se Ibra rimane in un progetto di un certo tipo, potrebbe fare da chioccia per qualche altro centravanti, anche senza giocarle tutte da titolare. Io credo che le ultime partite del Milan non siano andate così male e ho visto giocatori che sono cresciuti. Io lo dico, quando giocavo con van Basten era più facile per me: il centrocampista avversario guardava più lui, perchè era preoccupato. Sembrano cose tecniche semplici, ma fanno la differenza. Devi cominciare a fare un mercato di pochi giocatori ma che consideri più bravi di quelli che hai. Secondo, non puoi pensare che le cose buone le fai solo con il mercato". Infine il capitolo Rangnick: "E' il progetto di condivisione che serve. A me non dispiace Pioli, contestualizzando in questo momento storico del Milan. Noi all'inizio, quando arrivò Arrigo Sacchi, il Milan faceva fatica ad andare in Coppa Uefa. Serviva un allenatore che stressasse la squadra e la portasse oltre ai propri limiti. Quando è uscito il nome di Pioli come sostituto di Giampaolo, c'era una parte della società che diceva di sì e l'altra che diceva di no. Idem quando si parlava dell'arrivo di Ibrahimovic, una parte della società la voleva e l'altra no. Serve unità di intenti".


Tags: milan ibrahimovic demetrio albertini

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