Cr7 come Maradona: Anche Diego debuttò in A a Verona. E perse.

Era l'Hellas e non il Chievo ma anche Maradona, come toccherà sabato a Cristiano Ronaldo, debuttò in serie A al Bentegodi di Verona. Era il 16 settembre 1984 e finì 3-1 per il Verona sul Napoli. Sarà così anche per Cristiano Ronaldo contro il Chievo, il 18 agosto? Difficile ma la curiosità resta. Certo, quello era ancora un piccolo Napoli. La Juve di Ronaldo è tutta un’altra storia. Il tecnico clivense D’Anna, come si legge sull'Arena, dovrà lavorare di sistema. Anche se Ronaldo è uomo difficile da mettere in gabbia. Eppure quel giorno Diego venne asfissiato da Briegel e dalla muraglia gialloblù, fino a far dire all’argentino «Maradona non ha la bacchetta magica. C’era il Napoli, in campo. Ma anche il Verona». Giorni nostri. C’è Cristiano Ronaldo nei pensieri di Maradona. «Una cosa gli riconosco» ha ricordato agli spagnoli di Marca, «quando la squadra ha bisogno di lui, Ronaldo c’è. Dopo Cruijff non ho visto atleti con le sue caratteristiche. Ronaldo mi piace perché si prende sempre le sue responsabilità». Diego affonda il colpo, nonostante i complimenti al portoghese: «Ronaldo fa intendere di essere il miglior giocatore della storia? Ditegli di non scherzare. I migliori sono stati Di Stefano e Cruijff. E Messi è a livello di Ronaldo». Da qui in avanti parlerà il campo. Intanto, parla il botteghino. Il Chievo vive l’effetto CR7. Sabato sarà Bentegodi da tutto esaurito. Come non si vedeva da tempo. Per la prima recita di Ronaldo in serie A ci saranno poco meno di trentamila persone. Tutti esauriti per un tutto esaurito preannunciato da tempo. Con tribuna stampa senza frontiere. Per assistere al debutto italiano di CR7 si sono accreditati giornalisti da tutto il mondo. Dall’Australia al Brasile. Il Bentegodi diventa ombelico del mondo pallonaro. E il Chievo avrà una vetrina unica. Cosa, a dire il vero, che interessa poco a Lorenzo D’Anna. «Proveremo a fermarlo in qualche modo». A volte i miracoli riescono. •