Corso, Zanardi e Sarri: Agresti tra ricordi e frecciate

Corso e il ricordo di Agresti

"Corso è stato un campione straordinario, con le sue punizioni a foglia morta è un pezzo di storia dell'Inter che se ne va. Forse avrebbe meritato un po' di spazio in più in nazionale in un momento in cui però c'erano tantissimi campioni". Anche Stefano Agresti ha voluto ricordare Corso, scomparso a 78 anni, unendosi ai tanti addetti ai lavori e sportivi che oggi hanno omaggiato la sua figura.

Zanardi un modello per tutti secondo Agresti

La firma del Corriere dello sport a Radio Sportiva si commuove anche per Zanardi: "La notizia di Zanardi è sconvolgente perchè colpisce un campione che ha saputo farsi amare da tutti per il coraggio e per la forza che ha dimostrato. E' diventato anche un esempio e un modello di come bisogna reagire, speriamo che vinca anche questa battaglia".

Sarri bocciato da Agresti

Da Corso e Zanardi a Sarri e al suo futuro, Agresti spiega: "L'allenatore è importante ma non è tutto, la differenza in campo la fanno i calciatori. Nella Juve i calciatori hanno le loro responsabilità come Sarri, perchè la squadra non ha ancora un gioco, ma mi aspetto che i giocatori adesso tirino fuori qualcosa in più. Sarri ha bocciato subito Mandzukic ed è stata una scelta traumatica, anche Emre Can a centrocampo poteva essere molto utile: il fatto che siano stati fatti fuori così può aver pesato nel rendimento della Juventus- La Juventus può ancora trasformare questa stagione difficile in trionfale, ma sono sotto esame anche Nedved e Paratici che hanno spinto per la separazione con Allegri. Se la Juve dovesse fallire completamente la stagione, anche loro finirebbero sotto accusa. Sarri è stato condizionato dalle caratteristiche dei giocatori della Juventus, che non sono congeniali al suo tipo di calcio, ma un grande allenatore deve adattarsi alle qualità dei calciatori a disposizione, soprattutto se allena la Juventus" .