Cori razzisti a Cagliari: la versione di Joao Pedro

Intervistato da DAZN al termine della gara persa per 1-0 contro il Milan, il capitano del Cagliari, Joao Pedro, racconta che cosa è accaduto nel finale concitato con i presunti insulti razzisti indirizzati dalla curva rossoblu a Tomori e Maignan e il parapiglia in campo che ha visto tra i protagonsiti proprio l'attaccante brasiliano, che racconta:

Ho visto che stava iniziando un po' di confusione. All'inizio ho provato a separare tutti. Alla fine se la sono presa con me e non so nemmeno perché. Roba di campo e di quel momento, però. Insulti razzisti? Non ho sentito nulla, confesso. Mi permetto di dire che il nostro pubblico solitamente è corretto. Sono qui da otto anni e li conosco. Posso difenderli finché non sento nulla. Inoltre, sappiamo come è delicato il tema. Dispiace perché proprio in una giornata così delicata in cui si stava facendo qualcosa su un tema importante, queste cose non devono succedere.

Poi, sulla chiamata in nazionale di Roberto Mancini, Joao Pedro rivela:

In questi ultimi giorni ho vissuto con un po' di apprensione, perché attendevo con ansia che uscissero le convocazioni. Mi hanno avvisato durante l'allenameto. Sono contento e mi sto allenando molto, perché qui il livello si alza tanto rispetto al normale. Sappiamo che è un momento complicato, ma la squadra ha qualità e faremo di tutto per andare al Mondiale.