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Cordova: Io romanista non riuscivo a mettermi maglia Lazio

19/08/2021 16:51

Cordova: Io romanista non riuscivo a mettermi maglia Lazio |  Sport e Vai

Passare direttamente dalla Roma alla Lazio, come ha fatto Pedro, non accadeva dal trasferimento di Malgioglio nell'85. Ma i calciatori che hanno vestito entrambe le maglie sono tanti. L'ultimo era stato Kolarov. Chi non dimentica cosa significa fare il grande salto è Ciccio Cordova. L'ex centrocampista della Nazionale era una bandiera giallorossa, dieci anni alla Roma e capitano quando - come ricorda al Messaggero -fu costretto a passare alla Lazio per non smettere

il mio passaggio alla Lazio è stato diverso dagli altri, io ero un simbolo della Roma. Non certo uno come Pedro. Lui è spagnolo, giocare nella Roma o nella Lazio è la stessa cosa, è un professionista, va dove pensa che gli diano più spazio, per lui è un problema relativo. Supererà ogni difficoltà, ammesso che ne avrà. Poi è stato solo un anno alla Roma, che vuoi che sia. Rimasi alla Lazio tre anni e mi trovai a meraviglia. Però il cuore è rimasto sempre dall'altra parte, e ancora sta lì

Cordova fu costretto a lasciare la Roma per i contrasti insanabili col presidente Anzalone

 

«Anzalone mi voleva vendere a tutti i costi per vari motivi, io non volevo muovermi da Roma per vari motivi, poi non potevo certo dargliela vinta. Mi vendette al Verona. Rifiutai. Così per pura ripicca sono andato alla Lazio. All'epoca i giocatori non erano liberi di muoversi: non ci fosse stata la Lazio, avrei rischiato di smettere. La Lazio mi volle, e la Roma fu ben felice di cedermi. Per me fu dolorosissimo, ce l'ho ancora addosso quel dolore. Da romanista e capitano della Roma, a laziale: non fu facile...racconto una cosa inedita. Prima amichevole all'Olimpico con la Lazio, in notturna. Sono l'ultimo a entrare in campo e per un motivo: stavo lì nel sottopassaggio, a torso nudo e con la maglietta in mano. Qualcosa mi impediva di indossarla, non riuscivo, anzi non ne avevo alcuna intenzione. Un rifiuto. Un dirigente lì vicino mi implorò, poi sempre più spazientito disse: Ma te la voi mette sta maglietta, che dovemo giocà?'. Alla fine è andata, le cose hanno preso il loro verso. Alla Lazio ho passato tre anni eccellenti, mi hanno trattato benissimo, ho fatto praticamente tutte e 90 le partite di quei tre campionati. Però al cuore non si comanda: lui, era rimasto dall'altra parte».


Tags: lazio maglietta cordova

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