02/11/2014 20:05
In attesa di tornare in campo contro la Croazia, il 16 novembre per le qualificazioni a Euro2016, il ct dell’Italia Antonio Conte ha tracciato un bilancio dei primi mesi sulla panchina azzurra. L’ex tecnico della Juve è tornato anche sulla decisione di richiamare Pirlo, spiegando: “Mi ha dato la sua disponibilità in campo e come uomo-spogliatoio, in grado di condividere la sua idea di calcio. E' uno dei giocatori più forti del mondo. E' difficile trovare un nuovo Buffon, forse Perin può fare qualcosa di buono. Gigi è un grande calciatore e un grande uomo. Da parte di De Rossi ho trovato grandissima voglia e grandissimo attaccamento alla Nazionale. La cosa che mi auguro è di fare un mix di esperienza e di gioventù, per una squadra competitiva agli Europei. Quando arrivai alla Juve, mi sarebbe piaciuto avere De Rossi, però lui ha sempre visto la Roma come unica squadra italiana". Conte sa che tutti si aspettano miracoli da lui: “La Nazionale non è un club, mi aspetta un impegno difficile, per la scarsa disponibilità nelle scelte. L'Italia ha una storia e una tradizione, valori importanti che non dobbiamo dimenticare. A livello calcistico siamo sempre stati una nazione importante e adesso tutti ci dobbiamo adoperare per sbloccare un meccanismo che si è inceppato. Ci dobbiamo ricordare che arriviamo da un fallimento al Mondiale. Siamo partiti bene, con questa Nazionale, abbassando l'età media e proponendo nomi nuovi. Abbiamo centrato quattro vittorie, ma dobbiamo capire che questa squadra va aiutata e costruita nel tempo. L'obiettivo primario è la qualificazione. Poi, in un mese, agli Europei ti giochi tutto”. Il ct elenca le difficoltà: “Su 23 convocati, una decina non sono titolari. Se il calciatore, attraverso la Nazionale, vuole guadagnarsi la maglia da titolare nel proprio club, allora qualcosa non va. Le aspettative nei miei confronti sono sempre molto alte, lo erano anche nella Juventus. Ieri entrare nella top eight di Champions era un fallimento, oggi un obiettivo. Da me si aspettano sempre la vittoria. Vincere l'Europeo? Per i miracoli ci stiamo attrezzando. Intanto, prendiamoci la qualificazione. Vogliamo rendere gli italiani orgogliosi di questa maglia".
Stefano Grandi