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Conte contro l'Inter: Non ci ha protetto

02/08/2020 07:56

Conte contro l'Inter: Non ci ha protetto |  Sport e Vai

E meno male che il campionato è finito. Conte ha aspettato l'ultima giornata per togliersi dei macigni, altro che sassolini, dalle scarpe. Dopo il secondo posto a 82 punti il tecnico dell'Inter attacca senza guardare in faccia nessuno: "Ho visto attaccare l'Inter in maniera brutta, in modo gratuito per tutti, dai giocatori a me. E ho visto poca protezione da parte del club da questo punto di vista. Anche se poi come ho detto: chi vince resta nella storia. Ma è comunque un buon risultato visto che da tanti anni il gap era ampio".

Conte è una furia negli spogliatoi

Lo sfogo di Conte si divide tra le tv e la sala stampa: "Non è stato riconosciuto il lavoro mio o dei ragazzi, e ho visto pochissima protezione da parte del club. Quando si vuole vincere si deve essere forti dentro e anche fuori dal campo. A fine anno parleremo col presidente e faremo le valutazioni. Non mi piace quando la gente sale sul carro, si deve stare sempre sul carro, nei momenti positivi e negativi. All'Inter non è successo questo, pensavo ci fosse più protezione e così non è stato. Se si è deboli, diventa difficile proteggere squadra e allenatore, mi sento di dare il giusto merito a questi ragazzi e a chi lavora con loro, gente che ha fatto tanto. Magazzinieri, fisioterapisti... Diciamo solo a questi".

Conte ipotizza anche un addio

E se Conte lasciasse? Non si può escludere dopo le sue parole: "A me non manca niente, sono stato chiamato qui per un progetto vincente. A fine stagione dirò quello che non mi è andato bene, anche se qualcosa ho detto, e si faranno le valutazioni. Poi ognuno deve vivere tranquillo, io ho una famiglia, e ho avuto poca protezione dal club. Fino a 15 giorni avete spalato cose che non si dicono in tv verso me e i giocatori, ci deve essere protezione. Dobbiamo essere forti anche fuori dal campo, dobbiamo fare ancora tanto. Ho visto gente salire sul carro, e oggi sul carro tanta gente non deve salire. Non sono parole pesanti, chi mi conosce sa che non uso mezzi termini. Mi ha dato tanto fastidio vedere gente sul carro quando ho visto tante palate di cacca e mi è piaciuto zero, poi protezione nessuna perché ognuno ha pensato di curare il proprio orticello. Ora c'è l'Europa League, Dio vede e provvede... Io ho un difetto: ho una visione e vedo un percorso da fare. E non parlo di mercato".

Conte cita anche Spalletti


"Nel febbraio 2018 Spalletti denunciava cose gravissime- prosegue Conte -  nel 2020 siamo punto e a capo. Per ridurre il gap con la Juve si deve crescere dentro e fuori dal campo, bisogna capire se si possono fare questi miglioramenti, anche il proprietario si vedrà se lo capisce... Io ci metto la faccia fino a un certo punto, ma nessuno è scemo: il parafulmine si fa il primo anno, errare è umano ma perseverare è diabolico.Ora dobbiamo finire nel migliore dei modi l'Europa League. Posso promettere ai tifosi che venderemo cara la pelle, poi non so dove arriveremo. Faremo di tutto, non so se alzeremo la coppa ma i ragazzi hanno voglia di dimostrare che le critiche ricevute a volte non sono per nulla giuste. Poi a bocce ferme faremo le giuste valutazioni; è stata un'annata intensa e personalmente molto dura anche per me. Dico a livello personale e includo tutto, è stata dura. La mia soddisfazione è stata lavorare con questi ragazzi, con Oriali, con chi sta qui. Loro lo hanno meritato ed è giusto che abbiano dei complimenti".
 


Tags: inter conte oriali

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