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Conte cambia tutto con l’Irlanda ma Insigne resta ancora fuori

19/06/2016 14:08

Conte cambia tutto con l’Irlanda ma Insigne resta ancora fuori |  Sport e Vai

Ufficialmente Conte ripete che “con me non c’è nessuno che parte in panchina, chi sta meglio gioca" ma la sensazione che il ct dell’Italia abbia scelto i titolarissimi di base c’è. Se Lippi nel 2006 vinse il Mondiale alternando quasi sempre la rosa a disposizione, senza stravolgere ogni volta la squadra ma inserendo di volta in volta quasi tutti  i convocati, il futuro allenatore del Chelsea sembra voler riuscire nell’impresa di andare il più avanti possibile ad Euro 2016 con una strategia diversa. L’aver schierato di fatto la stessa formazione nelle prime due gare è un indizio ma l’indizio successivo ci sarà mercoledì contro l’Irlanda. A primo posto blindato, il ct farà una vera e propria rivoluzione dando spazio a chi ha giocato meno. Il che significa una sola cosa: che vuol far riposare i “titolarissimi” e che non intende ruotare più di tanto quando si comincerà a far sul serio con gli scontri diretti. Gli è piaciuta l’Italia che ha battuto Belgio e Svezia, tanto basta per abbandonare altre strade. Rischia di diventare così solo un contentino la platonica sfida con l’Irlanda per le “riserve”. La gara degli ottavi del 27 giugno a Parigi vedrà almeno nove volti nuovi rispetto agli undici che hanno iniziato la gara contro la Svezia: Sirigu in porta, anche perché Buffon non è al meglio; Darmian, Ogbonna e Barzagli in difesa; Thiago Motta in regia; Florenzi e Sturaro interni; De Sciglio ed El Shaarawy larghi; Immobile e Zaza di punta. Con gli stessi uomini, Conte potrebbe fra l’altro schierarsi col 4-4-2: basta abbassare De Sciglio e portare largo a sinistra Darmian sulla stessa linea di Barzagli-Ogbonna, quindi sistemare il centrocampo con Florenzi ed El Shaarawy ali, Sturaro-Thiago Motta in mezzo. Unica nota “stonata”: la sempre più probabile assenza di Insigne anche dall’Italia-2. Il folletto napoletano sperava che dopo un campionato da protagonista anche l’azzurro Italia avrebbe potuto regalargli soddisfazioni importanti. Fin tanto Conte ha provato il modulo a 3 punte Lorenzinho sembrava un elemento insostituibile, quando però il ct ha deciso di virare per il 3-5-2 ecco che son cominciati i guai. Insigne è meno “seconda punta” di Eder e meno affidabile come esterno di centrocampo di El Shaarawy o Candreva. Spiazzato tatticamente il fantasista di Sarri non è riuscito a convincere al momento Conte a ritagliarli un ruolo importante e per la seconda avventura importante in azzurro (dopo i deludenti Mondiali in Brasile quando giocò solo 45’ col Costarica) rischia di fare la comparsa assoluta. Il torneo è ancora lungo (almeno spera l’Italia) ma -  specialmente se le cose continueranno ad andar bene – il rischio che Insigne si guardi tutto Euro 2016 dalla panchina è reale.

 

 

 


Tags: irlanda conte insigne

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