08/08/2016 13:09
“Quando avevo 13 anni il Lecce mi acquistò pagandomi in...palloni, alla mia società andarono 8 palloni ma 3 erano sgonfi. In tutto costavano 111 euro”. Parlando al Sun il tecnico del Chelsea, Antonio Conte, ricorda la sua infanzia e i primi passi da calciatore: “Giocavo in Puglia nella Juventina, dove mio padre era il proprietario e anche l'allenatore. Lui non sgridava mai gli altri bambini, lo faceva solo con me proprio perchè ero suo figlio”. L'ex ct dell'Italia si sofferma anche sul suo rapporto con la religione: “Vado sempre in chiesa nel giorno della partita, in Italia la domenica si va a messa e io ci vado sempre con mia moglie. Quando non posso farlo prego sempre durante la settimana”.