18/03/2022 08:35
Avanti a fatica, ma pur sempre avanti. La Roma si gode la qualificazione ai quarti di finale di una competizione europea, la Conference League, e può guardare con ottimismo al sorteggio in programma alle 15. Tanta sofferenza contro il Vitesse prima del gol liberatorio di Abraham, anche a causa delle decisioni del fischietto romeno Petrescu. Una in particolare ha lasciato perplessi: la mancata espulsione di Rasmussen. Si era al 27' della ripresa e, forse, in undici contro dieci la Roma avrebbe potuto conquistare la qualificazione con minori patemi.
Il fischietto romeno ha destato perplessità sin dai primi minuti per la sua eccessiva tolleranza sui falli violenti. Petrescu forse aveva dimenticato di portare con sé i cartellini gialli, visto che ha graziato Tronstad all'11' per un plateale fallo su Zaniolo e e lo stesso ha fatto al 28' per un'entrata in ritardo di Veretout su Dasa, anch'essa meritevole dell'ammonizione. Nel finale di primo tempo, poi, dubbi su un fuorigioco millimetrico fischiato alla Roma: Abraham sembrava in gioco sul lancio di Mkhitaryan. Anche nel secondo tempo la gestione dei cartellini da parte di Petrescu ha scatenato perplessità. Al 22' probabilmente andava ammonito Kumbulla per un'entrata rude su Dasa, ma soprattutto al 27' andava espulso Rasmussen, già ammonito e capace di colpire il pallone su contrasto con Zaniolo da terra col braccio, addirittura per due volte. Fallo che ferma azione pericolosa: gli estremi del giallo ci sarebbero tutti, non così per il fischietto romeno. Roma penalizzata.