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Con Spalletti lo scudetto è affare toscano, Inter permettendo

13/01/2016 12:08

Con Spalletti lo scudetto è affare toscano, Inter permettendo |  Sport e Vai
Uno è nato a Livorno, e ne va fiero. Livorno città, con tutto il suo background saporito d’ironia. Un altro è nato per caso a Napoli, quartiere di Bagnoli, ma ha vissuto sempre a Figline Valdarno, fin da bambino. L’ultimo è nato a Certaldo, la città di Boccaccio. Il primo è Massimiliano Allegri, il secondo Maurizio Sarri e l’ultimo è Luciano Spalletti. Ovvero Juventus, Napoli e Roma, visto che Spalletti è stato scelto per sostituire Garcia sulla panchina giallorossa. Inter permettendo, con Mancini marchigiano di Jesi, lo scudetto sembra proprio che sarà un affare di Toscana, considerando che in ballo c’è anche la Fiorentina che più toscana non ce n’è. Nel triangolo di poche centinaia di chilometri tra Livorno, Figline e Certaldo si deciderà probabilmente il campionato di serie A. Poche analogie, tante differenze tra i tre tecnici che potrebbero appuntarsi chi per la terza volta (Allegri), chi per la prima volta in assoluto (Sarri e Spalletti) il tricolore sul petto. Ovviamente in carriera hanno giocato e allenato tutti dalle loro parti: Allegri ha iniziato a giocare col Cuoiopelli, affermandosi poi proprio a Livorno (giocherà anche con Pistoiese ed Aglianese) ed in comune con Sarri ha Napoli, nel senso che l’attuale tecnico della Juve ha anche vestito la maglia azzurra (sia pur per poche gare nell’anno-no della retrocessione del 1997-98) e da tecnico ha allenato tra l’altro altri club toscani, come la stessa Aglianese e il Grosseto. LE DIFFERENZE - Sarri non è stato un calciatore professionista e la gavetta l’ha fatta tutta da allenatore, quando decise di lasciare il posto sicuro in banca per continuare sulle panchine prima dello Stia, squadra di dilettanti della provincia di Arezzo. Poi Faellese, Cavriglia, Antella, Valdema, Tegoleto e Sansovino, quindi Arezzo e l’esplosione a Empoli. Ed ecco il cordone ombelicale con Spalletti, empolese doc, anch’egli ex giocatore prima e tecnico poi dell’Empoli (in Toscana ha giocato anche col Viareggio). E dalle sue parti, vicino a Montespertoli, ha anche comprato un casale nel quale si rifugia quando può per fare il contadino e guidare il trattore. Uguali e diversi i tre nocchieri che puntano allo scudetto: ironia british per Allegri, che ama fare battute intelligenti e non sempre comprese; cultura del lavoro pane-e-salame con tuta e (sic) sigaretta immancabile Maurizio Sarri, che poco si adopera per evitare di addolcire il suo eloquio depurandolo da parolacce, una via di mezzo Spalletti ma tutti e tre sono le facce della Toscana che vince. Già la Toscana. Che poi ci sarebbe anche la Fiorentina che lotta per il titolo. Vuoi vedere che…? Fabrizio Piccolo

Tags: fiorentina Empoli scudetto allegri mancini spalletti toscana sarri

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