City, Pellegrini: "Mi scuso per offese all'arbitro, non pensavo certe cose"

“Quando perdi una partita sei sempre frustrato ed arrabbiato, ho detto sull’arbitro cose che non pensavo. Voglio scusarmi”. Parziale retromarcia dell’allenatore del Manchester City, Manuel Pellegrini, che dopo aver pesantemente criticato l’arbitro svedese Eriksson dopo la gara di Champions con il Barcellona è ora sotto inchiesta da parte dell’Uefa. Il tecnico cileno aveva puntato il dito contro l'arbitro, definendolo "non imparziale" e imputandolo di "aver deciso l'andamento dell'incontro" ma oggi Pellegrini è tornato sui suoi passi. Non ha cambiato idea sugli episodi decisivi, ovvero l’espulsione comminata a Demichelis per fallo da ultimo uomo su Messi ed il conseguente rigore quando l’infrazione è avvenuta fuori area e un fallo non fischiato a Busquets da cui ha avuto inizio l’azione incriminata ma ha aggiunto: “Non ho detto che era un cattivo arbitro, né che era disonesto né che non poteva arbitrare in competizioni Uefa. Ho avuto solo la sensazione dall’inizio che non adottasse gli stessi criteri per tutte e due le squadre. Penso che abbia avuto una cattiva giornata, capita a chiunque, ma non ho detto che intenzionalmente non ha fischiato fallo per noi o che volutamente ha dato il rigore al Barcellona. Non ho nulla contro l’arbitro, nulla contro l’Uefa e nulla contro la Svezia, ero solo arrabbiato. Sono sicuro che si tratta di un buon arbitro perchè l’Uefa è molto attenta e se non sei un arbitro bravo non ti ritrovi nel gruppo di fischietti selezionati per le coppe. Le cose che ho detto in quel momento non corrispondono a quello che pensavo”. Anche la Fifa però ha preso posizione nei suoi confronti, con il vice president Jim Boyce che ha difeso l’arbitro Eriksson: “E’ un non senso dire che non andava designato perchè proviene da un paese piccolo”.