City: Nessuno rimpiange Mancini, odiava il viola e proibiva la musica

L’arrivo di Pellegrini sulla panchina del Manchester City è stato accolto quasi come una liberazione da molti giocatori del club inglese. La convivenza con il tecnico precedente Roberto Mancini – passato ora a dirigere il Galatasaray – era diventata difficile per buona parte della rosa. Lo rivela il Daily Star che riporta una fonte dello spogliatoio, ovviamente anonima, ed i retroscena legati alla figura dell’allenatore italiano: "Mancini era incredibilmente superstizioso - rivela la fonte -, una volta perse completamente le staffe in allenamento quando vide delle casacche viola. Disse che era un colore che portava sfortuna e che non voleva vederlo mai più. Disse anche che se le nostre riunioni si fossero svolte in orari pari sarebbero state sfortunate. Non riuscivamo a credere a ciò che sentivamo. Per quanto riguarda il divieto di ascoltare musica, Mancini diceva che i suoi giocatori non sarebbero stati in grado di concentrarsi con una canzone di sottofondo, mentre i nostri avversari avevano la loro musica a tutto volume fuori dal corridoio. Con lui questo posto era come un obitorio, ma finalmente siamo tornati nel mondo reale".

Stefano Grandi