Sport E Vai  Sport e Vai
Giovedì 28 Marzo 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Ciro Ferrara: Non tiferò mai contro la Juve ma se vince il Napoli...

01/10/2017 09:45

Ciro Ferrara: Non tiferò mai contro la Juve ma se vince il Napoli... |  Sport e Vai

Scugnizzo a metà. Ciro Ferrara è nato, cresciuto ed esploso al Napoli ma dentro è mezzo bianconero. Normale, visto che alla Juve ha vinto tutto e l'ha anche allenata. Intervistato dal Corriere della Sera il doppio ex non ha dubbi sulla lotta scudetto («Lotta a due ma la Juve resta più forte») e quando gli si chiede per chi tifa sorride: «Mettiamola così: sono napoletano, quindi la mia squadra è per forza il Napoli. Ma non potrò mai tifare contro la Juve, che mi ha dato tutto. Spero di cuore se la giochino fino alla fine. E chiunque vinca, io sarò contento». Ferrara sottolinea le differenze tra Juve e Napoli: «Spesso si sottovaluta un aspetto che invece nel calcio è fondamentale: nel corso di una stagione le squadre a volte migliorano, a volte peggiorano, a volte restano uguali. Bene, la Juve quella è: esperienza, abitudine a vincere, consapevolezza, anche se cambia i giocatori resta sempre la Juve. Chi sostiene che è meno forte di un anno fa sbaglia in pieno. Il Napoli è migliorato moltissimo, ed è bellissimo. Gioca il migliore calcio d’Italia e ora ha pure imparato a vincere le partite sporche, come invece non succedeva fino a un anno fa. Partite come quella di Bologna o di Ferrara un tempo le avrebbe perse o pareggiate, invece ora ha imparato a non perdere la testa, a non essere costretta a giocare bene per vincere. Ora sa vincere e basta, come la Juventus ma la Juve quella qualità ce l’ha dentro da sempre, è genetica, è una cosa che viene da lontano: la Juve vince perché sa come si fa, infatti vince anche se cambia i giocatori. Il suo vantaggio è la consapevolezza. Ecco, il Napoli questa caratteristica la deve ancora dimostrare. Sarri dopo la vittoria sulla Spal ha detto una cosa sensatissima: “È ancora presto per capire se siamo cambiati”. Verissimo, siamo solo all’inizio, nemmeno lui può sapere se il Napoli ha imparato davvero a vincere. Se così è, lo scudetto resta aperto fino all’ultimo. E io lo spero». Per Ferrara non sarà decvisivo battere le medio-piccole: «Non sono d’accordo, il titolo sarà deciso dagli scontri diretti. C’è troppa differenza fra le prime 5-6 e le altre 15, è in corso un cambiamento epocale, la serie A è diversa, così spezzata non era mai stata. Ecco perché occorre scendere alla svelta a 18. Il peso dell'impegno in Champion? Mi sembra più un obiettivo della Juve che del Napoli. Che però senza Milik in questo senso ha un problema, sarebbe stato lui l’attaccante di coppa. Mertens non può giocare sempre, serve un’alternativa. Interna o dal mercato». Ultima riflessione sulla crisi di Bonucci al Milan: «Diciamo che ero convinto che avrebbe avuto più problemi Bonucci senza la Juve che la Juve senza Bonucci. L’ho detto prima: la Juve è un computer, cambi un elemento ma il sistema funziona comunque. Leo invece è andato in un sistema quasi totalmente nuovo. Era fisiologico. Ma è forte, si riprenderà. Come Higuain: quelli forti tornano sempre».

Stefano Grandi


Tags: juventus napoli ciro ferrara

Articoli Correlati