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Cipollini, ex portiere di Inter e Spal la vede così per domenica

07/09/2017 11:26

Cipollini, ex portiere di Inter e Spal la vede così per domenica |  Sport e Vai

Lo ricorderanno i meno giovani ma Renato Cipollini era una delle “figurine” della nostalgia: è stato portiere di Spal (dal ’66 al ’70) e Inter (dal ’77 all’82). Con i biancazzurri ha giocato l’ultima gara in A (con la Juventus) 49 anni fa, con i nerazzurri ha vinto lo scudetto nel 1979/80 chiudendo poi la carriera. Inizio e fine. Poi una nuova avventura: dirigente interista alle prime armi, direttore generale spallino nell’età della piena maturazione professionale. Intervistato dalla Nuova Ferrara il doppio ex presenta la sfida di domenica a San Siro: «Già, si sfidano due società che sono state importantissime per la mia carriera: con la Spal ho iniziato, con l’Inter ho finito. Poi sono stato dirigente nerazzurro e con Nicolini, a metà anni ’80, direttore generale della Spal per tre anni. Come finisce domenica? Il calcio è uno sport fatto apposta per smentire i pronostici. Sulla carta è fin troppo ovvio che i nerazzurri sono favoriti, però la Spal ha il grande vantaggio di poter giocare con la mente sgombra. Dopo i 4 punti colti nelle prime due partite non ha l’obbligo del risultato. L’Inter, invece, sulla carta questo onere ce l’ha. L’aspetto psicologico conta molto: se la Spal regge all’inizio come ha fatto con la Lazio, può anche accadere che tragga ancora più fiducia e l’Inter si innervosisca. Inoltre in casa milanese le nazionali hanno tolto uomini ed energie: se la gara per loro non si incanala subito bene... Il campionato è diviso in due tronconi, secondo me: ci sono tredici-quattordici squadre che lottano per scudetto, coppe e posizioni nobili. E sei o sette che si batteranno per salvarsi. Tra queste ultime, la Spal può giocarsi carte importanti». Poi il tuffo nel passato: «Alla Spal sono arrivato in prima squadra, giocando anche contro la Juventus l’ultima partita in A 49 anni fa. Con me c’erano Capello, Reja, Pasetti, Boldrini... Sono rimasto alla Spal in B e anche in C. In ogni momento, Mazza faceva debuttare qualcuno. Beh, rivedere adesso la Spal in A per me è qualcosa di meraviglioso». Quindi l'Inter: «Sono stati cinque anni stupendi al fianco di dirigenti come Mazzola e Beltrami: sono loro grato per avermi portato all’Inter. La partecipazione alle coppe ti dà una dimensione particolare: entri in contatto con personaggi che hanno fatto la storia del calcio. Con Bersellini si andava in ritiro il venerdì sera e si finiva la domenica pomeriggio, poi ancora in ritiro dal lunedì per le coppe del mercoledì. Ho chiuso perché ero saturo. Soldi e passione ti fanno fare volentieri questi sacrifici, chiaro. Però alla lunga sempre sacrifici sono».
 


 


Tags: inter spal cipollini

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