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Chiellini che gol: un calcio a razzismo e omofobia

30/11/2021 15:38

Chiellini che gol: un calcio a razzismo e omofobia |  Sport e Vai

La sua sensibilità sul tema l'aveva già dimostrata quando chiamò al telefono Koulibaly, scusandosi a nome dei toscani come lui per le frasi razziste dette al difensore del Napoli, ma Giorgio Chiellini non si ferma sul razzismo e sille discriminazioni. Il capitano della Juventus e della Nazionale, nel corso di un suo intervento sul report di FifPro, il sindacato internazionale dei calciatori, contro il razzismo nel calcio, ha detto

 il calcio italiano deve affrontare un'altra sfida: il terribile razzismo vissuto dai giocatori di colore, e in generale dai giocatori di diverse etnie, nel nostro campionato. In questa stagione abbiamo già visto tanti episodi. Mi vergogno come italiano che i miei compagni di squadra e compagni di squadra debbano vivere tutto questo".

"Come calciatore ho avuto la mia giusta dose di insulti dagli spalti. A volte è difficile rimanere concentrati, gestire le mie emozioni. Ma non ho mai subito abusi per qualcosa che fa parte di me, come il colore della mia pelle, il sesso o la sessualità. Non riesco mai a capire come ci si sente, ma so che è inaccettabile. E deve finire", ha scritto Chiellini come riportato da The Guardian. Dopo aver ricordato gli episodi di razzismo avvenuti in questo inizio di stagione, Chiellini elenca in cinque punti "le cose che posso fare per unirmi alla lotta contro la discriminazione". Il primo punto è "capire che questa lotta e' la mia lotta. Potrei non essere il bersaglio di abusi discriminatori, ma come capitano della Juventus, come capitano della mia nazionale e come essere umano, questa lotta contro la discriminazione e' anche la mia lotta e la mia responsabilità".

Il secondo punto - scrive Chiellini - "educare me stesso. Non ho tutte le risposte, ma posso ascoltare e imparare. Riconosco che devo impegnarmi in quel lavoro da solo piuttosto che affidare l'onere di educarmi alle persone che affrontano la discriminazione". Per il capitano della Juve e' inoltre necessario "amplificare la voce degli altri. Non tacerò, ma non parlerò nemmeno a nome di coloro che vivono ogni giorno nella discriminazione. Invece amplificherò le voci degli altri" a partire dalle parole sui socal di Koulibaly e Osimhen dopo la partita del Napoli contro la Fiorentina. "Vi chiedo di ascoltare questi giocatori e tutti coloro che hanno il coraggio di parlare delle loro esperienze", scrive Chiellini.

Nel suo quinto e ultimo punto, Chiellini ammette: "provo dolore quando vedo i miei compagni di squadra e altri giocatori maltrattati. E mi vergogno come italiano. Sono imbarazzato che il mondo stia guardando e veda il peggio del mio paese quando c'è così tanto da amare. Ma riconosco anche che devo gestire i miei sentimenti da solo, perché non sono la vittima e questa conversazione non riguarda me". "Questo è quello che possiamo fare come giocatori. Naturalmente anche le nostre federazioni, leghe e club devono riunirsi, consultandosi con i giocatori e le unioni di giocatori, e sviluppare una strategia più efficace. Troppo spesso ho visto l'aspettativa di affrontare il razzismo lasciata sulle spalle dei più colpiti. O visto il sessismo e l'omofobia spazzati via come un problema che solo le donne e le persone della comunità LGBT possono affrontare. Questo non può essere giusto..

 


Tags: razzismo Chiellini koulibaly

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