Chi è Filippo Ranocchia, il nuovo golden boy della Juve

Non è parente di Andrea, il difensore dell'Inter che pure è umbro (ma di Assisi) come lui ma chissà che non possa diventare un giocatore affermato come il suo omonimo. Filippo Ranocchia è una delle realtà più intriganti messe in mostra dalla Juventus in queste sue prime uscite. Ieri un suo gol al Monza nel Trofeo Berlusconi lo ha fatto conoscere a tutti ma il suo nome era segnato da tempo con la martita rossa.

Plasmatosi al Monte Malbe, scovato dall’ex dittì del Perugia, Roberto Goretti (ex centrocampista del Napoli), lanciato a 17 anni nel Perugia da Alessandro Nesta nell’annata 2018-2019, Ranocchia ha fatto molto bene in maglia bianconera con la Under 23 nel girone C di Lega Pro.

Il centrocampista classe 2000, è stato acquistato dalla Juventus nell’estate del 2019 dal Perugia per una cifra leggermente superiore ai 600mila euro e nella scorsa stagione ha collezionato 31 presenze mettendo a segno 4 reti e 3 assist in U.23.

Dal punto di vista tattico Ranocchia è in grado di fare tutti i ruoli del centrocampo visto che, (dopo un primissimo passaggio da attaccante) nato trequartista, nel corso della sua breve carriera ha indietreggiato il suo raggio d’azione fino a giocare come regista o mezzala.

Intervistato da "JTV", Ranocchia ha espresso la sua gioia dopo la gara di ieri

"Il gol? È un’altra sensazione. In allenamento cerco sempre di allenare il tiro da fuori, e quella di stasera è una grande soddisfazione. Fin da piccolo l’ho sempre allenata, negli ultimi anni l’ho migliorata tantissimo, arrivando a calciare indistintamente con entrambi i piedi. In cosa sono migliorato? Sulla costanza e l’intensità in una partita, specialmente in fase difensiva. In queste settimane in prima squadra credo di averla migliorata ulteriormente, ma è una cosa su cui devo migliorare ancora molto. Allegri? Il giocare sempre in verticale, cercando di colpire gli avversari quando sono aperti. La richiesta è sempre di quella di verticalizzare subito".