03/11/2022 16:57
Il Milan è tornato grande anche in Europa. Il 4-0 al Salisburgo ha regalato una qualificazione agli ottavi di finale di Champions che ha riportato indietro nel tempo i tifosi rossoneri. Erano trascorsi nove anni, infatti, dall'ultimo risultato del genere, anche se poi - nell'inverno del 2014 - sarebbe poi arrivata una netta eliminazione per mano dell'Atletico Madrid. Xavier Jacobelli, in un intervento a Tmw Radio, spiega dove è nata questa impresa rossonera:
"L'ultima volta che il Milan ha giocato un ottavo era il 2014, quando venne sconfitto 4-1 dall'Atletico. In questi anni sono successe molte cose. Gli ultimi tre hanno dato una svolta. È stata una qualificazione importante, figlia di quell'esclusione di tre anni fa dall'EL. Il risultato ottenuto non è frutto del caso. Ci sono stati tre cambi di società, ma tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato un gioco di squadra perfetto, che vede coinvolti i dirigenti, Maldini e Massara ma anche Pioli con la squadra. Pioli si è guadagnato la fiducia e la riconferma. Il Milan ah guadagnato sul campo la qualificazione, con pieno merito. Dove potranno arrivare le altre vedremo. In questi ultimi anni ho sentito elogiare il calcio spagnolo, ma tre spagnole su quattro sono state buttate fuori dalla Champions quest'anno. Credo che il Milan meriti il massimo rispetto, è il risultato di un lavoro nel tempo. Questa società quattro anni fa era alle prese con problemi di bilancio ed era in crisi d'identità sul campo. Il grande merito di Gazidis, Maldini, Massara e Pioli è quello di aver impostato una strategia di ricostruzione che non puntasse su veterani usurati nel fisico ma che puntasse sulla ricerca di talenti italiani e stranieri che sarebbero stati valorizzati dal tecnico. E con i casi Donnarumma e Calhanoglu ha lanciato un segnale anche al mondo dei procuratori".