28/08/2014 09:23
Ci sono delle favole che nascono così per caso e che sono destinate ad entrare di diritto nella storia del mondo del calcio. Cosmin Moti è stato il protagonista, ieri sera nei preliminari di Champions, di un sogno qualificando, con le proprie mani, è il caso di dirlo, il Ludogorest, alla fase ai gironi.
Il difensore, in passato in Italia col Siena ed ex Dinamo Bucarest, è stato protagonista dei calci di rigore, necessari per stabilire il passaggio del turno tra i bulgari e la Steaua di Bucarest: la formazione di casa con un gol Wanderson al 90' aveva trascinato la gara ai rigori, dove Moti si è inventato portiere a causa dell'espulsione, al 119', di Stojanov per fallo da ultimo uomo. Moti ha fatto prima il suo dovere segnando il primo rigore per la sua squadra, poi, indossati i guanti, ha parato ben due rigori alla Steaua facendo esplodere la festa bulgara.
"Quello che è successo è stato incredibile, la gara più pazza della mia vita - ha detto Moti ai microfoni della UEFA - spesso durante gli allenamenti mi metto in porta per gioco a parare i rigori ma non potevo mai pensare che sarebbe successo". Corsi e ricorsi storici visto che la vittima di questa bella favola è stato lo Steaua Bucarest che nel 1986 vinse una, allora, Coppa dei Campioni, grazie alle prodezze del suo portiere Ducadam, capace di parare tutti e 4 i rigori del Barcellona, in finale.