Capuano sogna altri 5 maggio e fa scatenare i tifosi dell'Inter

Come ogni anno, da vent'anni a questa parte, oggi non si ricorda tanto il compleanno di Marx (che nacque il 5 maggio del 1818) o la nascita della schedina (5maggio del 1946) e la poesia del Manzoni su Napoleone Bonaparte se la gioca al tie-break con il 5 maggio del calcio, quello del 2002 quando l'Inter perse 4-2 con una Lazio apparentemente senza motivazioni forti e buttò a mare uno scudetto che sembrava in pugno.

La ricorrenza dà lo spunto a Giovanni Capuano per un articolo singolare su derbyderbyderby. Il giornalista di Panorama ricorda l'epilogo clamoroso di quel campionato: "Un ribaltone reso ancora più incredibile dalla presenza della Roma come terzo incomodo...Dal 2002 a oggi solo in un paio di occasioni la lotta scudetto si è trascinata fino all'ultima giornata, seppure con implicazioni emotive inferiori a quel 5 maggio. E' successo nel 2008 e nel 2010, sempre con l'Inter protagonista e vincente".

Poi aggiunge una chiosa che sa di boomerang: "Servono tanti 5 maggio, stadi pieni, emozioni anche violente e passione che si accende per non spezzare il filo che ci ha fatto innamorare del gioco più bello del mondo seguendo il campionato più bello del mondo."

Scattano le reazioni sul web: "servono tanti 5 maggio" fa veramente schifo da qualsiasi punto di vista lo si legga, credimi..." oppure: "Giusto ricordare il 5 maggio senza scrivere una riga su Calciopoli" o anche: "Sì ma devi dirlo che quel campionato era corrotto, diretto da dietro le quinte da persone poi indagate, processate e condannate. Con un arbitraggio corretto e leale non ci sarebbe stato nessun 5 maggio" e ancora: "Parla per te Giovanni. Io soffro ancora oggi" . Vista dal punto di vista degli juventini la prospettiva ovviamente cambia: "un giorno memorabile, un godimento liberatorio difficile da riprovare", "Buon 5 maggio a tutti" e infine: "oggi si festeggia il ventennale di San Poborski"